Si conclude Smau Berlino: 2 giorni per sviluppare nuove relazioni tra Italia e Germania

La due giorni di Smau Berlino ha avvicinato l’ecosistema dell’innovazione italiano e tedesco: 8 eventi di networking  con oltre 50 startup presenti, 4 tavole rotonde con 27 speaker internazionali hanno creato nuove relazioni e sinergie confermando che, in tema di innovazione, sono possibili nuove alleanze e sviluppi che hanno nelle startup un formidabile punto di contatto

Si conclude oggi la prima edizione di Smau Berlino che ha riunito l’ecosistema dell’innovazione Italiano e tedesco nell’ambito di 8 eventi di networking e 4 tavole rotonde che hanno ospitato 27 speaker internazionali tra istituzioni e rappresentanti dei governi regionali di Regione Emilia Romagna, Regione Toscana e Regione Campania, investitori e Tr50 startp che in questi due giorni si sono confrontati, allacciando nuove relazioni in un’ottica di open innovation.

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La seconda giornata di Smau è stata anche l’occasione per consegnare la prima edizione dello “Startup Award”, un riconoscimento alle più innovative idee di impresa selezionate tra le partecipanti. Hanno vinto la prima edizione dello Startup Award di Smau Berlino  Pandora Group, startup di Napoli che realizza sistemi prefabbricati orientati al risparmio energetico, realizzati con materiali di scarto, MadeUp, startup di Treviso che ha realizzato una piattaforma B2B che, tramite un tag NFC inserito nel prodotto permette di ricevere sul proprio smartphone informazioni sul prodotto stesso e Proteo, startup di Siena che realizza dispositivi medici su misura realizzati in 3D.

A commento di questa prima edizione di Smau Berlino, Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau dichiara: “ Berlino è stata l’occasione per mostrare come il talento italiano delle nostre startup possa giocare un ruolo strategico per tutti i sistemi produttivi europei.  L’ecosistema dell’innovazione italiano che, grazie alle startup vede una nuova stagione ha bisogno di costruire nuove reti di collaborazione che siano inclusive rispetto ai fiduciari delle imprese internazionali: la Germania è da sempre per l’Italia un partner strategico e lo Smau di Berlino ci ha consentito di costruire nuove relazioni che consentiranno alle nostre startup di approcciare nella maniera più efficace questo mercato.  Ma Berlino è stata anche un’opportunità per anticipare in maniera concreta  l’offerta di innovazione che gli operatori stranieri potranno incontrare nella tappa internazionale di ottobre, collegata agli eventi B2B di Expo2015, e che vedrà tutte le regioni presenti, oltre 800 espositori, nuovi protagonisti dell’innovazione, di cui 400 startup.  Da questo primo evento Berlino e la sua comunità entrerà a far parte in modo stabile del nostro network di appuntamenti che dal 2016 affiancheranno a Berlino altre due tappe all’estero.

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Tutti concordi i relatori degli eventi nel sottolineare come nell’innovazione non esistano confini nazionali, come ad esempio ha dichiarato Lorenzo Franchini, co-founder Italian Angels for Growth:  “Penso che oggi non abbia più senso parlare di frontiere nell’ecosistema delle startup tecnologiche. Una startup italiana, spagnola o tedesca deve a mio parere pensare in modo globale e internazionale comunque dal primo giorno.  . Bisognerebbe cercare di sfruttare al meglio  gli appeal che abbiamo nell’avviare una startup fatta da italiani e/o in Italia (come creatività, disponibilità di ottime competenze tecniche, un mercato meno competitivo sotto vari punti di vista e spesso costi di gestione più bassi che in altri mercati) per poi subito proiettarsi sui mercati internazionali, perché per crescere velocemente servono clienti, partner, capitali e exit che sono immensamente più disponibili nei grandi hub internazionali dell’ecosistema startup come Berlino per esempio.” Fare  business all’estero ora (soprattutto nella Comunità Europea) dovrebbe eessere normale come fare business nel nostro  Paese. E’ interessante norare che le difficoltà sono spesso soprattutto culturali e linguistiche, piuttosto che giuridiche e burocratiche” afferma Vittorio De Vecchi Lajolo”, avvocato presso Thomas Rechtsanwalle.

L’e-commerce è un potentissimo strumento per abbattere I confini nazionali, come spiega Andrea Casalini – Chief Executive Officer presso Eataly Net  – “Sono particolarmente content di partecipare a Smau Berlino proprio nel momento in cui Eataly sta per aprire il sito di e-commerce Tedesco. Il nostro portale offre una selezione di prodotti di alta qualità con la missione di diffondere lo stile di vita Italiano nel mondo. E’ un momento molto particolare per l’e-commerce. La sua crescita porta una  grande opportunità per rinforzare la connessione tra Germania e Italia. Come o due principali Paesi esportatori, Italia e Germania dovrebbero collaborare per costruire una presenza globale significativamente più forte nello spazio e-commerce”.

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Sul ruolo central giocato da Berlino per l’ecosistema internazionale delle startup Rodrigo Martinez, Investment Associate. Point Nine Capital afferma: Berlino è a un punto in cui oggi cominciamo a vedere tutti gli elementi di un ecosistema di startup sano : buone start-up vengono ben finanziate , gli investitori internazionali fanno a gara per finanziare le migliori aziende , imprenditori di successo diventando angeli e / o imprenditori, sembra che tutto comincia a succedere a un ritmo regolare . Berlino, inoltre,  sta cominciando ad attirare ambiziosi fondatori e imprese internazionali . Anche le persone che non hanno mai sperimentato prima di Berlino stanno arrivando a Berlino per avviare una società proprio per i benefici di essere parte di questo ecosistema. Il futuro di Berlino come un hub internazionale di partenza è molto promettente!

Smau Berlino è stata anche l’occasione per lanciare, a livello internazionale, la Call for Ideas 2015 di TIM #WCAP Accelerator: “Lo Smau di Berlino, città leader dell’innovazione globale, è il luogo ideale per presentare la Call for Ideas 2015 di TIM #Wcap Accelerator in una prospettiva internazionale. Far partecipare al nostro programma anche team internazionali è, infatti, uno dei nostri obiettivi”, ha dichiarato Ilaria Potito, Head of TIM #WCAP Accelerator Operations. “Nel 2009 sembrava ancora presto per parlare di startup e innovazione, ma Telecom Italia lo ha fatto, anticipando i tempi. In cinque anni abbiamo esaminato 7.000 idee di business e supportato 220 progetti. Inoltre, 21 nostre startup sono diventate fornitori Telecom Italia. Con la partecipazione allo SMAU di Berlino abbiamo invitato le startup europee a partecipare alla Call for Ideas 2015, con cui TIM #Wcap Accelerator intende affermarsi come una delle realtà più rilevanti della digital innovation italiana e non solo”.

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