Con lo smartphone la pillola va giù

Pharmawizard, lo specialista diventa tascabile. Fondata da una giovane farmacista, la startup romana propone un’app che informa sui principi attivi dei medicinali e i loro effetti

Come lo studio di un quiz televisivo, la farmacia è un luogo pieno di domande. Il farmacista un oracolo consultato da milioni di cittadini consumatori che si rivolgono con fiducia al banco per acquistare le medicine prescritte dal medico e ancora più spesso per alleviare, senza perdere troppo tempo, i sintomi di una malattia passeggera ma fastidiosa. Il farmaco non è un prodotto commerciale qualsiasi. Informazione e accuratezza sono fondamentali per una assunzione consapevole, sicura. La missione di Pharmawizard è fornire questo tipo di informazione attraverso la tecnologia più universale, lo smartphone.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La startup Datawizard che promuove questo progetto è stata fondata dalla figura professionale più adatta per una missione del genere. Luana Longo, farmacista, ha lavorato a lungo dietro il banco fornendo lo stesso tipo di servizio oggi erogato dalla sua app. «Ogni giorno, dovevo rispondere alle richieste dei cittadini a proposito di dosaggio, costi, esistenza di equivalenti, interazioni con altri farmaci. C’era chi voleva essere aiutato a leggere il foglietto informativo. Mi sono resa conto di quanto fosse complesso, per un non esperto, risolvere i dubbi sull’uso corretto del farmaco, così ho unito il mestiere alla mia passione per il digitale, e ho pensato a uno strumento che potesse informare tutti anche senza entrare in farmacia, attraverso dispositivi che abbiamo in tasca».

Un archivio tascabile

I finanziamenti per la startup arrivano da un gruppo di business angel e investitori individuali che hanno anche avuto un ruolo di advisor nei confronti di un team di una decina di persone, dotato di competenze in materia di farmacologia, marketing, grafica, interfacce utente, usabilità. Prima di dedicarsi completamente a Pharmawizard, Luana Longo racconta di aver continuato a lavorare nella sua farmacia. «Mi è servito molto per capire meglio che cosa mettere nella app». Pharmawizard è innanzitutto un grande archivio tascabile dei foglietti che troviamo accuratamente ripiegati nelle scatole delle medicine, i famosi “bugiardini”. Il testo non viene semplicemente riportato così com’è: l’applicazione incorpora un motore di riconoscimento semantico che estrae automaticamente le informazioni più significative e le mette in evidenza, dalle indicazioni terapeutiche alle controindicazioni, dalla posologia al modo corretto di conservare il farmaco.

Leggi anche:  5PM Advisory, aiutare le aziende a governare il cambiamento

Presentare in formato più leggibile le indicazioni d’uso del farmaco acquistato non è la sola specialità. La app fornisce per esempio l’elenco dell’eventuale presenza di eccipienti – glutine, lattosio – per le quali il paziente può soffrire di intolleranze. O può essere consultata per individuare un farmaco equivalente, che consenta di trattare la stessa sintomatologia, spendendo meno rispetto a un prodotto di marca. Attraverso Pharmawizard si possono reperire medicine che hanno un nome diverso ma racchiudono lo stesso principio attivo, o accettare con più tranquillità suggerimenti relativi a farmaci che non conosciamo. La app permette di mettere a confronto più prodotti farmaceutici, di verificare le interazioni pericolose con altri farmaci o sostanze, di ottenere le coordinate della farmacia più vicina.

Sbocchi futuri

Le alleanze con il sistema preposto alla commercializzazione del farmaco in Italia sono uno dei possibili sbocchi futuri per Pharmawizard. «Diversamente da altre applicazioni e servizi, il target fondamentale rimane il cittadino» – spiega la fondatrice. «E questo consente un ampio margine di indipendenza dall’industria farmaceutica e dai suoi condizionamenti». L’obiettivo è la scelta consapevole: «Un uso il più possibile informato delle medicine, non solo dei classici prodotti da banco acquistati per i classici trattamenti fai-da-te. Al momento la app scaricabile su iPhone e Android è gratuita e si limita a visualizzare qualche banner. In un’ottica tipicamente “freemium”, Pharmawizard sta però lavorando ad altre funzioni che potranno prevedere un piccolo pagamento e saranno finalizzate ad ampliare ulteriormente le informazioni fornite o per indirizzare la questione della cosiddetta aderenza terapeutica». Un problema che ha ripercussioni sul portafoglio, oltre che, primariamente, sulla salute. Che cosa si intende, in questo caso, per “aderenza” e perché è così importante? «Il consumo occasionale o sintomatico di una medicina – risponde Luana Longo – porta a trascurare un aspetto fondamentale di qualsiasi trattamento farmacologico: la regolarità. In caso di malattie di una certa importanza, per esempio quelle per cui vengono prescritti gli antibiotici, la cura deve essere concordata dal medico e soprattutto deve essere continuativa nell’arco di un periodo predeterminato, alla fine del quale si possono valutare gli effetti. Durante il trattamento è essenziale che il dosaggio venga rispettato nei tempi e nelle modalità di assunzione prestabiliti dal curante».

Armadietto virtuale

Per favorire tale continuità, presto Pharmawizard verrà potenziato con una funzione di “armadietto virtuale”, un registro automatico che permette di conoscere sempre quali farmaci in validità abbiamo in casa, anche per evitare lo spiacevole effetto collaterale dello spreco di confezioni quasi intonse che spesso e volentieri si accumulano nei nostri cassetti e devono essere gettati via alla scadenza. «Con Pharmawizard – spiega Luana Longo – sarà possibile memorizzare sullo smartphone un elenco aggiornato delle medicine già acquistate, condividendo in cloud gli armadietti di altri componenti del nucleo familiare. In questo modo, aiutiamo a ridurre l’acquisto di inutili doppioni e grazie a un accordo con la fondazione Banco farmaceutico, che si occupa di ridistribuire i farmaci vicini alla scadenza, possiamo combattere il fenomeno del grande spreco di medicine che vengono gettate via».

Leggi anche:  Investors’ Forum 2023 - Il futuro non aspetta

Promemoria automatico

Un’altra funzione in arrivo riguarda direttamente l’assunzione del farmaco. «Un promemoria automatico ci permetterà di prendere i medicinali al momento giusto o di ricordare che una confezione sta per esaurirsi ed è quindi necessario chiederne la ricetta». La mancata aderenza alle prescrizioni dei medici, osserva l’ideatrice di Pharmawizard, è un problema molto serio, che può vanificare una cura o essere alla base di fastidiose ricadute. «L’utente della nostra app verrà avvertito dell’orario in cui assumere i suoi farmaci, uno strumento prezioso anche per chi sta seguendo la terapia del figlio minore o di un parente molto anziano». Il sistema Pharmawizard sarà disponibile anche via web e già oggi il sito è stato potenziato con una sezione informativa che comprende la pubblicazione di un blog e di un ebook che spiega come curarsi in modo giusto. Per una volta, la tecnologia non fa venire il mal di testa, ma ci aiuta a farlo passare.