SUSE OpenStack Cloud 5: il modo più semplice per gestire il cloud privato

SUSE OpenStack Cloud consente ai clienti di sfruttare appieno i vantaggi di OpenStack

SUSE ha annunciato la disponibilità generale di SUSE OpenStack Cloud 5, la nuova versione della distribuzione OpenStack di SUSE per la creazione di cloud privati Infrastructure-as-a-Service (IaaS).

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Precedentemente chiamato SUSE Cloud, SUSE OpenStack Cloud 5 è basato sulla versione più recente di OpenStack (Juno) e offre una maggiore flessibilità di rete e un’efficienza operativa migliorata che permettono di semplificare la gestione dell’infrastruttura del cloud privato. Offre anche funzionalità “as-a-service” che consentono ai team di sviluppo e di analisi di big data di realizzare rapidamente soluzioni aziendali con l’integrazione delle nuove soluzioni per il data center SUSE Enterprise Storage e SUSE Linux Enterprise Server 12.

Secondo Donna Scott, Vice President e Analyst di Gartner, e Arun Chandrasekaran, Research Director di Gartner, entro il 2019, le installazioni aziendali di OpenStack aumenteranno di dieci volte rispetto alle centinaia di installazioni di produzione odierne, grazie all’incremento della maturità e alla crescita dell’ecosistema di supporto.

“Incrementando il numero delle installazioni aziendali di OpenStack, SUSE OpenStack Cloud rende ancora più semplice per i clienti sfruttare appieno i vantaggi di un cloud privato, consentendo loro di risparmiare tempo e denaro per migliorare i servizi offerti ai propri clienti e alle aziende,” ha dichiarato Gianni Sambiasi, Sales Manager di SUSE Italia. “Le funzionalità di automazione e alta disponibilità si traducono in semplicità ed efficienza nei data center aziendali.”

SUSE OpenStack Cloud 5 offre ai clienti aziendali i seguenti vantaggi:

Maggiore flessibilità di rete – SUSE OpenStack Cloud 5 fornisce ulteriori funzionalità di rete e supporto aggiuntivo per i plug-in di networking OpenStack di terze parti. In particolare, prevede l’implementazione dell’instradamento virtuale distribuito che consente ai singoli nodi di calcolo di gestire attività di instradamento singolarmente o come cluster. La configurazione dell’instradamento virtuale distribuito come parte dell’installazione di SUSE OpenStack Cloud aumenta scalabilità, prestazioni e disponibilità rendendo possibile l’espansione automatica della rete man mano che vengono aggiunti nodi di calcolo, la riduzione del traffico di rete mediante l’impiego di router centrali e la diminuzione della possibilità che la rete sia esposta a single point of failure.

Aumento dell’efficienza operativa – Il framework di installazione di SUSE OpenStack Cloud è stato migliorato per integrare perfettamente nell’ambiente cloud i server esistenti in esecuzione all’esterno del cloud privato. Inoltre, SUSE OpenStack Cloud 5 esegue la raccolta e la ricerca centralizzata dei log, fornendo agli amministratori del cloud un’unica visualizzazione delle operazioni in ambiente cloud e consentendo loro di fornire una rapida risoluzione dei problemi.

Integrazione con SUSE Enterprise Storage e SUSE Linux Enterprise Server 12 – SUSE OpenStack Cloud 5 include il supporto per SUSE Linux Enterprise Server 12 come nodi di calcolo all’interno dell’ambiente cloud, offrendo ai clienti la possibilità di disporre delle versioni più recenti di KVM e Xen. I nodi di SUSE Linux Enterprise Server 12 possono coesistere con i nodi di SUSE Linux Enterprise Server 11 SP3. SUSE OpenStack Cloud 5 include anche l’integrazione con il nuovo SUSE Enterprise Storage, basato su tecnologia Ceph. Questo fornisce una piattaforma ottimizzata per lo storage a immagini a blocchi e a oggetti all’interno di SUSE OpenStack Cloud, mantenendo la stessa facilità di installazione dei componenti Ceph disponibile nelle release precedenti di SUSE OpenStack Cloud.

Installazione semplificata dei servizi – Poiché molti workload richiedono servizi aggiuntivi, la standardizzazione in un modello “as-a-service” semplifica e accelera il processo di installazione eliminando la necessità per gli utenti di gestire e configurare questi servizi. L’installazione semplificata dei servizi facilita l’installazione di cloud privati su misura per sviluppo e big data.

SUSE OpenStack Cloud 5 include inoltre il progetto di elaborazione dati “Sahara” che offre un modo semplice per eseguire il provisioning di un cluster di applicazioni con elevate quantità di dati come Hadoop o Spark su OpenStack. SUSE e MapR si sono accordate per fornire il supporto per MapR Enterprise in esecuzione su SUSE OpenStack Cloud tramite il plug-in MapR Sahara.

“Poiché OpenStack è maturato ed è aumentata la sua adozione in ambienti aziendali, sempre più utenti vogliono sfruttare la capacità inutilizzata dei servizi dati Hadoop”, ha dichiarato Tomer Shiran, Vice President of Product Management di MapR Technologies. “Grazie al supporto di Sahara in SUSE OpenStack Cloud 5 e a MapR Distribution che include Hadoop, gli utenti possono eseguire il provisioning di cluster Hadoop dinamici in pochi minuti per sviluppo e test frequenti. A questo si aggiunge il supporto aziendale di MapR e SUSE.”

Maria Olson, Vice President di Global & Strategic Alliances for NetApp, ha dichiarato, “SUSE e NetApp stanno collaborando per la creazione di cloud pubblici e privati basati su OpenStack che offrono servizi cloud scalabili, efficienti e ad alte prestazioni con storage di classe aziendale e funzionalità per la gestione dei dati. In qualità di socio fondatore e di sponsor di livello Gold di OpenStack Foundation, NetApp vanta una ricca storia di contributi da parte della comunità upstream di OpenStack e rappresenta l’opzione di storage commerciale più diffusa per le installazioni Cinder.”

Adam Johnson, VP Business di Midokura, ha dichiarato, “La nostra tecnologia di virtualizzazione di rete MidoNet migliora OpenStack Neutron sostituendo Open vSwitch, offrendo al contempo prestazioni e stabilità al framework Neutron. A partire dall’anno scorso, da quando MidoNet è diventata una soluzione open source, abbiamo notato che la sua adozione è cresciuta rapidamente e, a tal fine, Midokura è impegnata a supportare le distribuzioni OpenStack come SUSE OpenStack Cloud per permettere ai clienti di utilizzare MidoNet nella distribuzione che preferiscono per le proprie implementazioni di OpenStack.”