Gli scienziati hanno lanciato l’allarme relativo alla forte tempesta magnetica, di livello G4 su una scala di cinque, che rischia di interferire sui segnali radio e causare problemi alla rete elettrica

La tempesta solare è il risultato di due grosse espulsioni di massa coronale, avvenute nel Sole il 15 marzo scorso, arrivate a contatto con l’atmosfera e il campo magnetico terrestre.

Un evento che, secondo lo Space Weather Prediction Center della Noaa, l’agenzia Usa per l’oceano e l’atmosfera, ha avuto inizio nel pomeriggio di martedì 18 marzo.
Non è la prima volta che le tempeste solari destano preoccupazioni relativamente al pericolo di black-out, come era accaduto anche a gennaio dell’anno scorso quando era atteso une dei fenomeni più spettacolari di sempre.

Avvistate aurore boreali

Le due espulsioni si sono unite nella corsa verso la Terra, sprigionando una tempesta solare di grossa entità. In sostanza si tratta di nuvole magnetiche prodotte ad alta velocità dal Sole, che si teme possano disturbare la rete elettrica, le trasmissioni radio e i segnali Gps una volta in contatto con il campo magnetico terrestre.
Ora non ci sono segni evidenti di perturbazioni nelle comunicazioni radio, ma nel Nord degli Stati Uniti sono state avvistate luminose aurore boreali, attese anche in tutta la parte settentrionale del pianeta: dall’Alaska al Canada, ma anche in Europa e Asia e potrebbero essere visibili a latitudini anche più basse.

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