Xerox: come costruire la città intelligente del futuro

L’avvento di tecnologie sempre più innovative, come i primi prototipi di autovetture a guida automatica e l’analisi accurata delle informazioni in campo tramite big data ed analytics potrebbero condurre l’evoluzione delle realtà urbane a noi familiari verso nuovi ecosistemi efficienti e automatizzati capaci di offrire una serie di vantaggi, tra cui sicurezza, sostenibilità e meno incidenti. Ecco un esempio concreto di sperimentazione per la realizzazione di una smart city

Giulio Frandi
Giulio Frandi, Direttore Generale Italia della divisione Intelligent Transport Group di Xerox

Immaginate di percorrere la strada all’interno di una macchina che si guida da sola ed è in grado di rilevare i cambiamenti dei flussi di traffico così da ricercare il percorso ottimale e poi regolare la direzione e la velocità di conseguenza. Immaginate un mondo in cui queste auto intelligenti facciano parte di una rete di trasporto integrata di città collegate, in cui i dati vengono condivisi in tempo reale tra i veicoli e le infrastrutture.

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Un array di sensori alloggiati all’interno dei segnali stradali, dei semafori e delle strade segnalerebbero tutte le informazioni rilevanti per i nostri spostamenti, come per esempio un incidente stradale, la presenza di strade ghiacciate od anche solo quella di un pedone sul nostro percorso. Non vi sarebbe bisogno di sollevare più neanche un dito, poiché macchina e strada sarebbero un tutt’uno comunicante ed avrebbero già di loro il quadro completo della situazione.

Potrebbe sembrare fantascienza, ma questa è la città del futuro che immaginiamo in Xerox: un ecosistema di trasporti intelligenti in cui tutte le parti mobili lavorano insieme per consentire la riduzione degli ingorghi e rendere più efficiente la mobilità urbana. Le auto intelligenti e le infrastrutture tecnologiche, peraltro, già esistono, ma come si progetta un ecosistema di trasporti interconnessi che funzioni su ampia scala? Ho recentemente scoperto che i nostri colleghi americani stanno partecipando ad un esperimento di città simulata.

Lezioni concrete da una città simulata

Grazie a un’innovativa partnership tra enti pubblici e privati, l’Università del Michigan ha creato una città simulata di quasi 130.000m2, che ci porta un passo più vicini al rivoluzionare le modalità di trasporto, o la “mobilità”, così come oggi la conosciamo. Il Mobility Transformation Center (MTC), progettato per simulare situazioni di traffico e condizioni stradali in cui convivono veicoli automatizzati ed autonomi, è la più grande struttura di sperimentazione nel suo genere. Gestito in collaborazione tra il Dipartimento dei Trasporti statunitense, e 13 aziende, tra cui GM, Ford e Xerox – azienda leader nell’aiutare i governi di tutto il mondo a risolvere i problemi relativi al mondo dei trasporti – l’MTC ricrea le esperienze di guida di tutti i giorni, inclusi i comportamenti imprevedibili degli automobilisti e dei pedoni, i blocchi stradali, i passaggi a livello ferroviari o l’esistenza di infrastrutture obsolete. Una volta completato, 30.000 vetture verranno impiegate all’interno dell’area di sperimentazione e in tutta la zona sudest del Michigan.

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Leggevo che, in questo l’impianto, che comprenderà diverse situazioni (una strada a quattro corsie, la ricostruzione di un centro cittadino, percorsi tortuosi, incroci, etc.), saranno testate sia le comunicazioni da veicolo a veicolo (V2V) che quelle da veicolo a infrastruttura (V2I).

Queste tecnologie consentono alle autovetture di comunicare tra di loro, così come con le infrastrutture intelligenti per la gestione ed ottimizzazione del traffico, contribuendo a creare città più efficienti, dove il flusso degli spostamenti è costantemente monitorato ed ottimizzato. Gli esperti del centro hanno inoltre realizzato una modalità di guida più sicura riuscendo a rilevare, prevedere ed evitare potenziali incidenti prima ancora che essi si verificassero.

Caratteristiche essenziali in una Smart City

Naturalmente, per far sì che le automobili a guida automatica diventino veramente una realtà quotidiana, le infrastrutture compatibili ed interconnesse devono dapprima divenire parte integrante di una smart city. Ecco perché sono necessari rilevanti contributi da parte delle autorità regolatrici dei trasporti, siano esse statali o locali, così come da parte delle aziende più innovative, come Xerox, che, da oltre 40 anni, collabora con aziende del settore del trasporto in più di 35 paesi migliorando ovunque come persone e prodotti si spostano.

Al MTC, i ricercatori saranno in grado di analizzare come progettare strade e incroci “intelligenti” che comunichino con le auto automatizzate, con i pedoni, con i ciclisti e con il trasporto pubblico. Le stazioni di ricarica delle auto elettriche verranno integrate alle strade in via sperimentale per determinare se un migliore e più diffuso accesso ad esse possa portare a una maggiore adozione di veicoli a basso impatto ambientale.

E facile capire che l’intero progetto mira a modificare le modalità di spostamento delle persone e delle merci. L’impianto è stato progettato per permetterci di mettere in esercizio le tecnologie esistenti, per presentare le innovazioni e testare tutti gli aspetti delle nuove scoperte relative ai veicoli automatizzati e/o autonomi. Si tratta di una vera e propria città intelligente, simulata a grandezza reale.

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Bici, pedoni e mezzi pubblici uniti dai dati

Tra le tecnologie in fase di sperimentazione presso l’impianto vi sono dispositivi mobile e sistemi di gestione delle transazioni, in settori quali il pedaggio autostradale, la bigliettazione elettronica ed i parcheggi intelligenti. Xerox ha già fornito questo tipo di tecnologie in svariate città,

Prendiamo, per esempio, MAP (Mobility Analytics Platform), la nuova piattaforma Xerox che offre una complete immagine della situazione dei trasporti urbani, includendo: il rispetto degli orari, il tasso di occupazione dei mezzi e quello di impiego dei parcheggi. Tramite le moderne tecniche di Data Analytics e di Interfaccia Uomo-Macchina sviluppate dal nostro centro di ricerca europeo di Grenoble, si sta rivelando in grado di predire in anticipo dove i passeggeri si manifesteranno e l’impatto di vari fattori esogeni come per esempio le naturali variazioni degli orari di transito dei mezzi o l’avvenire di  condizioni atmosferiche avverse. So che un progetto pilota é in corso proprio ora in una città della periferia chic di Parigi.

La città sperimentale sta inoltre includendo all’interno della propria infrastruttura la pianificazione di viaggi multimodali, tenendo conto degli spostamenti che coinvolgono percorsi a piedi e in bicicletta, così come quelli che necessitano l’uso di trasporto pubblico.

Nei moderni sistemi ITS, l’informazione Real-Time é essenziale. Le aspettative dei viaggiatori si sono evolute. Non è più sufficiente conoscere delle informazioni statiche o non aggiornate. Ora la gente vuole ricevere le notifiche su ciò che avviene in tempo reale, idealmente sul proprio cellulare o su un altro dispositivo intelligente interconnesso. Il percorso evolutivo non riguarda solo il canale di diffusione ma anche la qualità, la fruibilità e la ricchezza delle informazioni a disposizione dell’”uomo della strada”. Xerox immagina delle piattaforme in grado di diffondere un informazione Integrata, Personalizzata, Affidabile e Dinamica. L’obiettivo è ora quello di integrare il Trip Planner con la piattaforma MAP, di maniera da divenire proattivi e fare leva sulle precedenti esperienze in merito al comportamento dei viaggiatori così da poter fornire una proposta di itinerario forward-looking.

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Data la crescita in continuo aumento della popolazione urbana mondiale, è sempre più evidente la necessità da parte delle città di contare su reti di trasporto intelligenti in cui tutti i sistemi, i veicoli, gli hub infrastrutturali e di transito comunichino tra loro in tempo reale. Le smart city dovrebbero migliorare notevolmente la mobilità urbana per limitare il traffico, ridurre il consumo di carburante e l’impatto ambientale oltre a rendere gli spostamenti più efficienti.

Le informazioni che si otterranno grazie a questo progetto non hanno solo il potenziale per cambiare radicalmente il mondo dei trasporti, ma saranno in grado di fornire le basi per un futuro più sostenibile e una migliore qualità della vita.