Come ogni anno con l’arrivo della bella stagione si inizia a pensare all’abbronzatura e come sempre arrivano i consigli per prevenire i rischi legati all’esposizione ai raggi UV

Quest’anno la campagna di prevenzione si chiama Sole Sicuro e inizia dai giovani, sui banchi di scuola. Promossa e ideata da Aideco (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia), la campagna propone un filmato sull’importanza della protezione dai raggi solari e di una corretta esposizione al sole specialmente durante le vacanze e mentre si svolgono attività all’aria aperta, in modo da limitare una tra le prime cinque cause di rischio di tumore.

Un filmato sugli effetti dei raggi UV

Si tratta di un’iniziativa lanciata ufficialmente nel 2014 e presentata a Roma, che arriverà da metà maggio nelle scuole medie inferiori del Lazio, grazie alla collaborazione del Comune e dell’USRL del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il filmato della durata di circa 50 minuti illustrerà i rischi, ma anche i benefici dei raggi solari, ponendo l’accento sull’importanza di scegliere la giusta protezione, a seconda del tipo di pelle. Se è vero che i raggi UV abbassano la pressione sanguigna, proteggendo da ictus e infarti e aiuterebbero persino a mantenere la linea, tuttavia è stato dimostrato che a lungo andare la pelle può riportare danni anche gravi, fino allo sviluppo di tumori.

La prevenzione parte dai più giovani

“L’incidenza del melanoma negli ultimi 30 anni è quintuplicata” osserva il professor Leonardo Celleno, presidente Aideco. “In Italia – aggiunge – si contano circa 2 mila nuovi casi di melanoma ogni anno. Mentre sono 100 mila gli italiani che ogni anno sono colpiti dal tumore epiteliale in una regione foto-esposta, meno aggressivo del melanoma ma comunque da non sottovalutare”. Ecco perché la prevenzione risulta ancora fondamentale. Sono proprio i più giovani ad essere i più esposti a scottature ed eritemi, infatti non è un caso che i lettini abbronzanti siano stati vietati ai minori di 18 anni.
“Ci rivolgiamo giovani – conclude Celleno – perché sono i più sensibili a questo tipo di tematiche e possono farsi promotori di un corretto stile di vita anche tra gli adulti”.

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