Aruba, quando il cloud premia

Stefano Sordi_aruba

La seconda edizione del Pitch Day premia due nuove società nell’ambito del programma Aruba Cloud Startup, che riafferma ulteriormente l’interesse dell’azienda aretina verso il mondo cloud

Web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini e data center. Ma anche, dal 2011, cloud. I servizi offerti da Aruba sono molteplici e spesso forniti in posizione di leadership nei relativi mercati. La società gestisce infatti oltre 2 milioni di domini, 6 milioni di caselle e-mail, 3,8 milioni di caselle PEC, la posta elettronica certificata, 20.000 server e un totale di oltre 2 milioni di clienti. A sottolineare il deciso impegno della società nell’ambito del cloud, è dello scorso novembre la notizia che proprio Aruba ha conquistato l’assegnazione del dominio Internet “.cloud”, superando concorrenti del calibro di Amazon e Google stessa.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Ma non solo: la società ha anche istituito il programma Aruba Cloud Startup, iniziativa rivolta a tutte le startup tecnologiche per dare la possibilità di disporre per tre anni di un credito cloud fino a 75.000 euro. «Il programma è nato con un duplice scopo: da una parte quello di aiutare a livello economico le start up meritevoli, visto che assegniamo 25.000 euro all’anno per tre anni, e dall’altra parte quello di mettere concretamente le start up in grado di disporre di un’infrastruttura IT, visto che grazie al cloud si può avere massima flessibilità e scalabilità con le tecnologie più aggiornate, e soprattutto si può concentrarsi sul proprio core business demandando al provider tutte le questioni relative all’infrastruttura», spiega a Data Manager Stefano Sordi, direttore marketing di Aruba. Non stupisce quindi il successo del programma, che è già arrivato a una seconda edizione in soli sei mesi: «A novembre abbiamo premiato tre start up, e successivamente abbiamo ricevuto numerose richieste di partecipazione alla nuova edizione tanto che abbiamo dovuto anticiparla di sei mesi», sottolinea Sordi. Ecco quindi che a metà aprile vi è stata la premiazione di due nuove start up, Viralize e Smart Domotics, alle quali è stato assegnato un credito di 75.000 euro ciascuna.

Leggi anche:  Grand Prix Innovation, high-tech e intelligenza artificiale al centro dei progetti premiati

L’identikit dei vincitori

Viralize è una piattaforma tecnologica che supporta le attività di advertiser, publisher e creator nell’ambito dell’online video, dall’advertising mirato fino alla distribuzione e monetizzazione di contenuti. Fondata nel 2013, in collaborazione con l’acceleratore Nana Bianca, la startup fornisce soluzioni semplici e flessibili, realizzate su una base tecnologica proprietaria allo stato dell’arte, per l’esecuzione di strategie di advertising video misurabili e ad alto impatto. A oggi, Viralize conta più di 1.000 editori in Italia e, commercialmente attiva già dal 2014, può vantare clienti nazionali e internazionali del calibro di Samsung, Heineken e Sammontana.

Smart Domotics nasce invece per sviluppare, industrializzare e commercializzare sistemi elettronici integrati innovativi per il risparmio energetico e il monitoraggio degli edifici. Un progetto completamente made in Italy che combina la domotica con sostenibilità e risparmio e si caratterizza per la semplicità di utilizzo, la facilità nell’installazione e un prezzo competitivo. I prototipi ideati progettati e realizzati dai soci fondatori sono caratterizzati da un progetto originale della circuiteria elettronica di misura che consente il monitoraggio dell’energia elettrica consumata dall’edificio, dell’energia prodotta con fonti rinnovabili, e di quella consumata dagli elettrodomestici, con la stessa precisione di apparecchiature elettroniche notevolmente più complesse e costose. La tecnologia alla base di Smart Domotics si basa totalmente sulla connettività, e quindi vede nel cloud la sua massima espressione in termini quantitativi e di fruibilità da parte degli utenti.