Rispetto al 2005, sale dal 25 al 53% la metratura acquistabile a parità di budget nelle principali città italiane

Potremmo definirla l’altra faccia della lunga crisi del mercato immobiliare residenziale. Ovverosia chi ci ha guadagnato dal ridimensionamento dei prezzi di acquisto delle case dopo il lungo ciclo di crisi che ha colpito le abitazioni indipendentemente dalla loro età di costruzione, dal loro stato di fatto e, soprattutto, dalla loro localizzazione.

Il portale immobiliare Casa.it, il più longevo in Italia con oltre 18 anni di vita, ha voluto mettere a confronto i prezzi di vendita che si registravano nel 2005, in pieno boom immobiliare, con i valori attuali proprio allo scopo di valutare l’impatto della crisi sulle metrature acquistabili nelle principali città italiane.

Per dare logicità e fondatezza all’analisi, Casa.it ha effettuato il raffronto su prodotti simili sia per tipologia, metratura e localizzazione. La domanda di partenza è stata semplicissima: avendo a disposizione un budget di X Euro, quanti metri quadri si potevano acquistare nel 2005 e quanti oggi?

Date le premesse, era prevedibile che nel 100% dei casi il numero dei mq. acquistabili sia risultato aumentato in modo più o meno cospicuo a seconda dei budget ipotizzati (da 200.000 a un massimo di 500.000 Euro). Ciò che sorprende, semmai, è la misura di questa metratura “guadagnata”.

Leggi anche:  Le Giornate FAI di Primavera 2024: le mete imperdibili da visitare

In termini percentuali, infatti, l’aumento degli spazi varia dal +25% al +53%. In altre parole, con il medesimo investimento oggi si può arrivare a comprare un appartamento 1/4 più grande di quello che ci si poteva permettere nel 2005.

Si tratta del primo caso dall’introduzione dell’Euro in cui il potere di acquisto immobiliare per famiglia risulta cresciuto in modo tanto vistoso. Dal 2001 sino al 2010, infatti, le possibilità di comprare più metri quadri per la medesima tipologia di abitazione erano molto basse, limitate a città non capoluogo e dalla bassa densità abitativa.

Oggi, invece, è possibile concludere acquisti nelle principali città persino in zone urbane che prima della crisi offrivano poco o nulla a determinati budget. In capo a 10 anni, pertanto, i prezzi medi delle abitazioni non di nuova costruzione, ma abitabili senza dover effettuare importanti lavori di ristrutturazione, sono scesi in termini nominali – inflazione compresa – in tutte le grandi città.

Questi sono i tassi di discesa rilevati a marzo 2015 rispetto a marzo 2005.

Torino -16%
Milano -19%
Roma -20%
Napoli -20,7%
Venezia -21,2%
Bologna -15,9%
Firenze -15,4%
Genova -20,3%

Il guadagno in termini di spazio per chi acquista è tanto più vistoso quanto maggiore è la disponibilità di spesa. Ad esempio, nel caso in cui si abbiano 500.000 Euro da investire si va dai 23 mq. in più acquistabili a Firenze ai 45 mq. in più a disposizione a Napoli.

Leggi anche:  L'Audi RS 6 Avant GT va oltre l'esperienza della gran turismo

A un budget intermedio (300.000 euro) corrisponde, ovviamente, una riduzione degli spazi. Tuttavia a Napoli si possono acquistare 27 mq. in più rispetto al 2005, mentre a Milano il guadagno si riduce a circa la metà (15 mq.). Infine, con una disponibilità di spesa di 200.000 Euro a Venezia è possibile ottenere 10 metri quadri in più rispetto al 2005, mentre a Genova i metri quadri diventano 14.

In sintesi, Napoli è la città italiana dove la differenza nella metratura acquistabile rispetto a 10 anni fa è più consistente, mentre a Milano e Roma la media dello spazio guadagnato è rispettivamente di 17 e 19 mq.

 

CITTÀ

Incremento medio dei mq.

    2005/2015

Torino 25
Milano 17
Roma 19
Napoli 30
Venezia 17
Bologna 18
Firenze 16
Genova 23