Clear cancella le brutte figure dai social network

Clear app cancella post sgradevoli sui social network

Clear è un’app che permette di individuare e cancellare i messaggi condivisi sui social network che possono influenzare negativamente la reputazione online

A tutti è capitato di fare brutte figure sui social network postando contenuti imbarazzanti. Alcuni invece condividono messaggi omofobi, violenti e razzisti salvo poi pentirsene in un secondo momento. Piattaforme come Facebook e Twitter hanno intrapreso una strenua lotta contro i post di questo tipo ma oggi è disponibile un’app che permette all’utente di fare pulizia da sé. Clear è un software che cancella in automatico i contenuti che ci imbarazzano sui social network.

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Clear: l’app che cancella il passato scomodo sui social network

Clear è stata sviluppata da Ethan Czahor, che ha provato sulla sua pelle le conseguenze di postare messaggi fuori luogo. Il developer era stato assunto come Chief Technical Officer nel team del governatore della Florida Jeff Bush. Dopo appena 36 ore dall’assunzione, Czahor è stato licenziato per alcuni commenti omofobi e sessisti condivisi in passato su Twitter, che ha aggiornato i suoi strumenti per combattere i tweet offensivi. Clear accede ai profili social e li scandaglia alla ricerca di parole chiave ritenute “pericolose”. Una volta effettuata l’analisi, chiederà all’utente se è il caso di cancellare o meno il post incriminato. Clear è al momento è in versione beta solo per iPhone e iPad. Per poter scaricare l’app è necessario iscriversi sul sito di Czahor (al momento è offline) e attendere pazientemente il proprio turno, visto che la lista d’attesa per il download è già molto ampia.

La reputazione online è diventata di primaria importanza nel mondo di oggi. Una frase sbagliata può compromettere la vita sociale degli utenti e spesso può pregiudicare anche la ricerca del lavoro. Sempre più aziende infatti guardano ai social network come fonte primaria di informazioni sui candidati ed è meglio avere un profilo esente da “macchie”.

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