Essere grassi comporta almeno un vantaggio: le persone sovrappeso sono meno a rischio di sviluppare demenza rispetto a chi ha un peso forma nella norma, quelle sottopeso rischiano invece molto di più

Lo studio è stato condotto da un team della London School of Hygiene and Tropical Medicine e mette in luce come i chili di troppo proteggano dalla demenza. Una conclusione a cui i ricercatori sono giunti dopo aver esaminato 2 milioni di cittadini britannici con un’età media di 55 anni, le cui cartelle cliniche sono state controllate per circa vent’anni.

Nell’arco di questo tempo 45507 persone hanno sviluppato demenza: tra queste, gli obesi e le persone sovrappeso hanno mostrato un 30% di probabilità in meno rispetto alle persone in forma di sviluppare demenza, che insorge più facilmente anche con una dieta ricca di carboidrati. Chi invece è sottopeso ha evidenziato il 34% di probabilità in più di sviluppare demenza, rispetto ai normopeso.

Un risultato a sorpresa

Lo studio, pubblicato sulla rivista Lancet Diabetes & Endocrinology, evidenzia che le persone sottopeso o normopeso rischiano di incorrere nella demenza in una percentuale maggiore del 39%. Chi è sovrappeso cha il 18% in meno di probabilità, mentre gli obesi sono protetti fino al 24% contro la demenza. L’obesità, che  sarebbe determinata dallo stesso gene che codifica la saliva e che potrebbe influire in modo negativo sulle capacità cognitive, viene per la prima volta nobilitata da uno studio scientifico.

“Si tratta di una sorpresa – ha commentato il coordinatore della ricerca Nawab Qizilbash – un dato in contrasto con la maggior parte degli studi fino ad oggi noti sull’argomento. Possiamo ipotizzare che dietro questo effetto protettivo dei chili di troppo ci siano la vitamina D ed E. Queste quando sono in deficit, come nelle persone che mangiano poco e male, aprire la strada alla demenza”

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