Fare network stimola la creatività

Di Carsten Bruhn, Executive Vice President, Commercial, di Ricoh Europe

Dallo studio “Il futuro degli ambienti di lavoro”, sponsorizzato da Ricoh Europe e realizzato dall’Economist Intelligence Unit, emerge come si stiano creando reti di competenze che coinvolgono diverse aziende e che favoriscono la nascita di nuove idee.

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Un recente rapporto di Tech Nation ha messo in evidenza che tre quarti delle aziende digitali di successo hanno collaborato e condiviso idee con un network di imprenditori.

Questa diffusione di “distretti tecnologici” dinamici in Europa e in tutto il Regno Unito, come ad esempio la Tech City nella zona est di Londra e la Silicon Beach a Bournemouth, si colloca nell’ambito di una nuova tendenza che replica lo spirito della Silicon Valley degli anni ’40: gli studiosi della Stanford University avevano che quando persone dalle menti affini lavorano gomito a gomito possono nascere idee nuove e brillanti.

Nel recente studio “Il futuro degli ambienti di lavoro”, sponsorizzato da Ricoh Europe e realizzato dall’Economist Intelligence Unit, Graham McClements, architetto presso lo studio inglese BDP, afferma che questo succede perché gli ambienti di lavoro che creano e stimolano creatività sono in genere i più ambiti dalle persone e quindi hanno più probabilità di successo.

I computer vengono sempre più utilizzati per la gestione delle attività aziendali ripetitive e complesse, per cui le persone e le imprese che si aggregano in community possono lavorare in modo più creativo a vantaggio della produttività dell’azienda.

Graham McClements sostiene che, nonostante le attività lavorative diventino sempre più automatizzate, la creatività rimane fondamentale nel business ai fini dell’innovazione. Inoltre, sempre secondo McClements, indipendentemente dalle tecnologie utilizzate nelle aziende, le persone hanno ancora bisogno di collaborare con altre persone per lavorare meglio.

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Insieme allo sviluppo tecnologico, le persone costituiscono ancora il fulcro delle aziende. Dalle ricerche è emerso che il lavoro è un aspetto importante nella vita delle persone, non solo in quanto fonte di guadagno ma anche come struttura di connessione con gli altri.

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Come cambiano gli ambienti di lavoro

Le cose sono cambiate rispetto a qualche anno fa: un numero sempre maggiore di organizzazioni impegna risorse per raggiungere la trasformazione digitale e i datori di lavoro hanno capito che è necessario trasformare non solo i processi ma anche il modo in cui i luoghi di lavoro vengono concepiti e progettati.

Il successo dei network di competenze che si vanno a formare – siano essi focalizzati sulla ricerca scientifica, sulla tecnologia delle comunicazioni, sulla finanza o altro – dipende anche da quanto gli ambienti di lavoro riescano ad adattarsi all’evoluzione delle esigenze dei lavoratori.

“Le persone cercano ambienti dinamici e in grado di favorire l’aggregazione” – dice Graham McClements. “L’edificio in sé potrebbe diventare multifunzionale affiancando agli uffici bar e negozi. Inoltre, le aree di lavoro potrebbero essere molto diverse da quelle tradizionali, con meno enfasi sulla classica scrivania e più su spazi pensati per la collaborazione e l’interazione”.

In un’altra intervista, Henrich Greve, professore di imprenditoria all’INSEAD, prende una posizione simile. Il professor Greve ritiene che una tendenza rilevante nel futuro sarà rappresentata da persone che lavorano in network, interagendo con i professionisti di altre aziende per integrare conoscenza e competenze.

“Le imprese hanno bisogno di nuove conoscenze e si stanno orientando sempre più verso la collaborazione con partner con competenze differenti da quelle presenti al proprio interno”, dice il professor Greve. “Un esempio calzante è l’iPhone… pensate a tutti i settori produttivi che coinvolge”.

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Ambedue le interviste chiariscono che tutti gli spazi, dall’architettura generale della città alla struttura degli uffici, si dovranno adattare per supportare coloro che lavorano secondo le nuove modalità. In un mondo ideale la tecnologia sarà alla base di questo nuovo scenario.

Continueremo a vedere sempre più aziende stringere partnership con altre organizzazioni, man mano che diventerà loro chiaro come questo possa aiutare a creare luoghi di lavoro efficienti e ad assicurare una cultura dell’innovazione guidata dalla tecnologia e dalla collaborazione. In Ricoh stiamo facendo questo cammino con i nostri clienti, incoraggiandoli non solo ad adattarsi alle mutevoli esigenze del business moderno, ma anche a trasformare processi e infrastrutture per accelerare il cambiamento negli ambienti di lavoro.