All’elenco dei rischi per la salute legati all’inquinamento si aggiungono quelli al cervello, soprattutto dei bebè: uno studio ha dimostrato che le sostanze inquinanti sono tossiche per i neuroni e potrebbero facilitare l’insorgere di depressione, psicosi, demenze precoci

La ricerca, pubblicata sulla rivista americana Jama Psychiatry e firmato da Lilian Calderón-Garcidueñas, dell’Università del Montana, attesta che le polveri ultrasottili e gli idrocarburi politici aromatici, quali il benzopirene, sono tossici anche per i neuroni, specialmente nei primi mesi di vita. Il danni causati al cervello dagli agenti inquinanti possono favorire l’insorgenza anche di patologie psichiatriche, tanto da poter essere addirittura correlati ai suicidi. Un’altra ricerca americana aveva già messo in luce come lo smog possa arrivare a danneggiare la memoria, annebbiando il cervello.

L’inquinamento è considerato un “distruttore endocrino”, in grado di cambiare l’assetto ormonale dell’organismo. Anche in questo caso le conseguenze peggiori interessano i neonati e i bambini, che sono più esposti al rischio di malformazioni alla nascita e più predisposti a sviluppare nel corso della vita diabete e obesità.

Migliaia di decessi prematuri

Se i danni per la salute sono innumerevoli, lo smog ogni anno comporta un esborso economico ingente: 1,6 trilioni di dollari per malattie correlate all’inquinamento e morti premature (600 mila), pari a un decimo del Pil prodotto dall’intera Unione nel 2013. Parlando soltanto di costi economici per i decessi legati allo smog, si tratta di 1,4 trilioni di dollari. Se si considerano le malattie si arriva a 1,6 triliardi.
La qualità dell’aria respirata nelle grandi città è in drastico peggioramento: un’indagine dell’Oms, che aveva già lanciato un allarme sui gravi pericoli sulla salute causati dall’inquinamento, ha rivelato che solo il 12% della popolazione respira aria buona.

Leggi anche:  Depurare il fegato dopo un'abbuffata: guida all'alimentazione

Dati alla mano, nel 2012 ben 482 mila morti premature sono da imputare a malattie cardiovascolari e respiratorie, tumori al polmone e ictus.

“La riduzione dello smog deve diventare una priorità politica – afferma Christian Friis Bach, segretario della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (Unece) – un impegno che deve essere al centro della prossima conferenza sull’ambiente dei ministri Ue in Georgia nel 2016″.