Uomini, attenzione a cosa mettete nel piatto: non lavare bene frutta e verdura espone al rischio di sterilità, in quanto i pesticidi uccidono lo sperma

E’ quanto rivelato da uno studio dei ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health, che comparirà a breve sulla rivista Human Reproduction.

Lavare bene prima di mangiare

I pesticidi non solo fanno male in gravidanza, mettendo il nascituro a rischio di autismo e ritardi mentali, ma compromettono anche la fertilità maschile, mentre bere una birra al giorno invece la raddoppia.
Se è vero che i maschi occidentali sono sempre meno fertili, forse è colpa anche della scarsa attenzione verso ciò che mangiano. In generale con la globalizzazione aumentano i rischi legati al consumo dei cibi, spesso scadenti e pericolosi per la salute, al punto che ogni anno sono due milioni i decessi per questo motivo.
Il pericolo di sterilità è un motivo in più per fare attenzione e lavare sempre bene gli alimenti prima di consumarli, così come si dovrebbe evitare di tenere il cellulare in tasca, abitudine pericolosa per la fertilità maschile.

“Questo è il primo studio che mette in relazione il consumo di pesticidi direttamente ingeriti attraverso l’alimentazione con la salute riproduttiva dell’uomo”, avverte il professor Jorge Chavarro, uno degli autori della ricerca. “Diverse ricerche hanno dimostrato che è possibile rilevarne tracce all’interno delle urine. Altri studi hanno anche scoperto una forte relazione fra l’esposizione professionale e ambientale a pesticidi e minore qualità del seme. Pochi però sono quelli che hanno messo in relazione il consumo dei residui di pesticidi negli alimenti e la salute umana. Quello sullo sperma è il primo in assoluto”.

Frutta e verdura sì, ma attenzione all’origine

Gli scienziati hanno esaminato il liquido seminale di alcuni soggetti mettendolo in relazione al consumo di frutta e verdura contaminata e allo stile di vita, giungendo alla conclusione che sono più esposti a contaminazione da pesticidi cibi come peperoni, spinaci, fragole, mele, pere; i meno contaminati sono piselli, fagioli, pompelmo e cipolle.
Secondo i risultati una porzione e mezza di frutta e verdura contenente molti pesticidi (ricordiamo che 7 porzioni al giorno allungano la vita) ha ridotto del 50% la quantità di spermatozoi presenti e del 32% la qualità dello sperma rispetto a chi aveva mangiato solo mezza porzione.

“Questi risultati – spiega il dottor Chavarro – non devono però essere mal interpretati. Non devono scoraggiare il consumo di frutta e verdura in generale. In realtà abbiamo scoperto che consumare quella a basso residuo di pesticidi è benefico. L’importante è scegliere prodotti che ne contengano meno e di cui è nota l’origine”.

Leggi anche:  Regole d'oro per prolungare la vita: come aggiungere fino a 24 anni al tuo percorso di vita