Buone notizie per chi sta aspettando un trapianto di cornea: è stata ideata una sorta di capsula da inserire nell’occhio che può prevenire il rischio di rigetto

A realizzare questa innovativa capsula è un team coordinato da Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico dell’Humanitas, che ha pubblicato il suo studio sulla rivista “Cornea Journal”.

“L’infiammazione è una delle cause principali di perdita cronica di popolazione cellulare che necessita di un trapianto con cellule staminali – spiega Vinciguerra – Danni da uso eccessivo di colliri, lenti a contatto, ustioni e infezioni ma anche danni da cosmetici sono alcune delle cause che possono portare a infiammazione grave. Con questo tipo di trapianto non c’è alcun rischio di rigetto e, in caso di insuccesso, le cellule staminali si possono reinnestare”.

Un rilascio graduale di cortisone

Il direttore del Centro Oculistico dell’Humanitas spiega: “la nuova tecnica prevede che, in caso di rigetto, ai pazienti venga iniettata direttamente nell’occhio una speciale capsula che rilascia il cortisone gradualmente per 4-6 mesi, sciogliendosi poi completamente senza lasciare alcun residuo. La capsula permette di somministrare una quantità di cortisone adeguata, in un’unica volta e con un micro-ago (così piccolo da essere difficile da vedere ad occhio nudo), concentrandola in un punto specifico (l’occhio). Con vantaggi notevoli in termini di efficacia, riduzione degli effetti secondari ed, eventualmente, ripetibilità della quantità da somministrare, senza che questo determini importanti influenze sistemiche”.
Un’invenzione che garantirebbe maggior serenità nell’affrontare le oltre 5mila operazioni di trapianto di cornea effettuate ogni anno nel nostro Paese. Si potrà operare con più sicurezza, riducendo in modo significativo la possibilità di rigetto, che attualmente può raggiungere anche il 75%.

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