In Russia c’è un candidato per il primo trapianto di testa in un altro corpo: soffre di una malattia degenerativa e dice di non avere altra scelta

Due anni fa era stato preannunciato il primo trapianto di testa dal controverso chirurgo torinese Sergio Canavero. Oggi, l’intervento che fa pensare ad esperimenti di fantascienza in stile Frankenstein, potrebbe diventare realtà. C’è un primo candidato, che si chiama Valeri Spiridonov, 30 anni, di Vladimir, programmatore informatico.

Il giovane soffre di una malattia degenerativa, l’atrofia muscolare spinale (o malattia di Werdnig-Hoffmann) che lo ha costretto sulla sedia a rotelle fin dall’età di un anno, costringendolo ad una vita limitata dal punto di vista motorio.

“Non ho molta scelta”

Resosi conto del progressivo e inesorabile peggioramento delle su condizioni muscolari, l’uomo ha contattato il dottor Canavero via Skype, per iniziare a pensare alla possibilità concreta di intervento, come ha raccontato ai media russi.

“Bisogna capire che non ho molta scelta. Se non provo questa possibilità, il mio destino sarà molto triste. Ogni anno il mio stato peggiora”, ha spiegato.
Tuttavia il mondo scientifico è seriamente perplesso riguardo a questa scelta e si dice scettico sull’esito finale dell’operazione.

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