Oggi ricorre la Giornata mondiale delle biodiversità, un evento per ricordare l’importanza di proteggere il patrimonio naturalistico

Oggi 22 maggio si celebra la 23esima Giornata mondiale della biodiversità, evento organizzato dall’Onu per sensibilizzare l’opinione pubblica globale verso una maggiore tutela di flora e fauna. I temi principali di quest’anno sono la protezione del patrimonio naturalistico delle isole e, in concomitanza con Expo Milano 2015, nutrire il pianeta in modo sostenibile. I numeri diffusi dalle associazioni pro ambiente non lasciano ben sperare per il futuro ma c’è ancora tempo per correre ai ripari e salvare dall’estinzione centinaia di specie a rischio ed evitare un danno enorme anche per l’umanità stessa, che dipende dalla natura per moltissimi aspetti.

Proteggere la biodiversità per salvare il Pianeta

L’Onu ha stimato che l’80% della biodiversità è custodita dalla foreste e da queste, come sottolinea il WWF, dipende la sopravvivenza di tutta l’umanità. Boschi e giungle sono una fonte di cibo, risorse primarie, medicinali e permettono di regolare il clima e l’erosione del suolo, oltre ad essere il polmone del Pianeta. Gli esperti però ritengono che entro il 2100 una specie su sei di piante e animali rischia di sparire. Ciò provocherà un danno economico stimato tra i 2mila e i 5mila miliardi di dollari l’anno. L’Enpa, l’ente protezione animali, auspica quindi “subito più tutela e legalità, più buonsenso e più cultura”.

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In Italia il 20% delle specie è a rischio

In Italia vivono oltre il 30% delle specie animali europee e quasi il 50% di quelle vegetali. Nonostante il nostro Paese sia il più ricco per biodiversità dell’intero continente, Legambiente stima che “oltre il 20% delle specie è a rischio estinzione”. La mancata tutela del territorio e i cambiamenti climatici provocano un danno molto rilevante anche a livello economico e sociale. Nel 2014 Coldiretti ha stimato che in Italia esistessero circa 8mila varietà di frutta mentre ora sono scese a meno di 2mila, di cui 1.500 rischiano di sparire per sempre.

“Nutrire la popolazione senza danneggiare l’ambiente rappresenta una delle sfide più importanti e complesse che attendono il Pianeta, strettamente connessa con quella del contrasto ai cambiamenti climatici”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.