Gli animali domestici del futuro? Saranno dei robot

Animali domestici del futuro? Saranno dei robot

Cani e gatti del futuro saranno sostituiti da robot: è questa l’inquietante ipotesi formulata da ricercatori australiani, secondo i quali entro 10-15 anni gli animali domestici saranno robotici o virtuali

Ad affermarlo sono gli studiosi dell’università australiana di Melbourne, sulla rivista Frontiers in Veterinary Science.
«Potrebbe suonare surreale avere animali domestici virtuali o robotici, ma per le prossime generazioni potrebbe essere una cosa del tutto naturale», spiega Jean-Loup Rault, coordinatore di uno studio che mira alla riproduzione di cani e gatti su chip e circuiti elettronici.

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I “robopet” non sono fantascienza

Per vedere i primi “robopet” sembra che non ci sia molto tempo da attendere.
Lo studioso parla di un cambiamento che potrebbe verificarsi tra circa un decennio e aggiunge:

«non è una questione di secoli. Se nel 2015 sulla Terra vivranno 10 miliardi di esseri umani , è probabile che le cose cambieranno prima di quanto possiamo pensare. Se qualcuno avesse descritto Facebook 20 anni fa, gli avrebbero dato del matto. Ma in Giappone è già possibile vedere persone molto affezionate al loro cane-robot. Al punto da celebrare i funerali quando i circuiti finiscono di funzionare».

I precedenti animali da compagnia virtuali

Del resto non bisogna dimenticare che precursore dei cuccioli virtuali da accudire 24 ore su 24 era stato negli anni ’90 il famosissimo Tamagotchi, che all’epoca era diventato una vera e propria mania, con 76 milioni di animaletti virtuali venduti in tutto immondo. Dagli animali domestici ai mondi virtuali, come Happy Farm, fino ad arrivare quindi ai primi cani robot come Aibo della Sony, che è già entrato in molte case come animale da compagnia a tutti gli effetti. Ecco perché Rault commenta che «tutti sono convinti che il mercato possa decollare nei prossimi 10-15 anni». Anche Google e Boston Dynamics, azienda leader nel settore della robotica acquisita da Big G qualche anno fa, hanno presentato Spot, un cane robot in grado di camminare su qualunque superficie e di reagire a eventi imprevisti.

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Robot senza cuore

Naturalmente c’è anche chi solleva un interrogativo di natura etica relativamente al rischio che si inneschi una pericolosa dipendenza dell’uomo dal robot. Se il migliore amico a quattro zampe avrà un cuore di chip, dove andremo a finire tra pochi anni?
Sembra di assistere alla degenerazione da dipendenza nei confronti delle tecnologie.
Ciò su cui gli scienziati al lavoro su questo progetto dovrebbero riflettere è che nonostante la tecnologia ormai sia in grado di riprodurre qualsiasi cosa, creature viventi comprese, la capacità di provare sentimenti di cani e gatti e di capirci davvero, entrando in empatia con noi, non potrà mai essere sostituita da nessun robot.