L’accelerometro dell’iPhone ti spia in metro

Con uno smartphone in metro chiunque può ottenere i dati di spostamento e tracciare i nostri movimenti. Lo studio cinese

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Oggi sappiamo di poter essere rintracciabili con vari metodi quando si parla di smartphone. Partendo dal GPS alle celle utilizzate dalla rete cellulare fino ai check-in fatti da Facebook e Swarm, è davvero complicato nascondere la propria localizzazione visto che basta un click di troppo, magari anche senza accorgersene, per svelare dove ci si trova. Si tratta di informazioni che attualmente possono essere utilizzate per vari scopi, anche all’interno di processi giudiziari come mostrano molti tribunali degli Stati Uniti che alle prese con il Quarto Emendamento cercano di ottenere sempre più spesso i dati geografici dei telefoni, oltre al contenuto delle conversazioni se inerente un’indagine.

Basta molto meno

Ma negli ultimi giorni è venuta meno anche la convinzione che basti spegnere il GPS e la rete dati per nascondere la propria posizione. I ricercatori cinesi dell’Università di Nanjiing hanno infatti descritto in che modo l’accelerometro presente su smartphone e tablet possa fare molto di più di quello per cui è stato progettato visto che è passibile di intercettazioni e furto dati. Ma di che tipo? Secondo gli esperti, quando un utente entra in metropolitana con il proprio cellulare si pone all’interno di un sistema di reti, non per forza connesse, che hanno distanze e velocità predeterminate. Una volta che un hacker (o un’agenzia) è riuscito ad ottenere le informazioni sull’accelerometro può dunque analizzare la velocità e la direzione dello spostamento dell’asse per capire su quale linea e in che direzione una persona viaggia. In termini di accuratezza e copertura l’accelerometro batte il GPS e la rete cellulare, almeno sotto terra.

Leggi anche:  TIM avvia la selezione delle migliori soluzioni per la cybersicurezza "Made in Italy"