Lavoro: le figure che le aziende cercano ma non trovano

Professionisti ICT: ogni cinque annunci di lavoro online, solo un nuovo professionista pronto a rispondere

Le aziende faticano a trovare lavoratori specializzati che uniscano hard e soft skills. Manpower ha individuato le figure più richieste

Il mercato del lavoro è entrato in un circolo vizioso in cui domanda e offerta hanno sempre più difficoltà ad incontrarsi. Per le persone diventa sempre più complicato trovare un impiego perché le aziende non assumono ma queste allo stesso tempo faticano a trovare le competenze di cui necessitano per il proprio business. Manpower Group, multinazionale dello human resource consulting che si occupa del recruiting per Expo Milano 2015, ha scoperto che in Italia si cercano soprattutto lavoratori altamente e mediamente specializzati e ha individuato le figure professionali più richieste.

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Lavoro: le figure più richieste dalle aziende

La ricerca di Manpower “Talent Shortage 2015”, basata sui feedback di 41mila responsabili delle risorse umane di 42 diversi Paesi, ha individuato le competenze più ricercate dalle aziende italiane. Nel nostro Paese ci sono moltissimi ingegneri, notai, architetti e avvocati ma le figure professionali richieste sono altre. In particolare, si cercano macchinisti in grado di regolare e programmare i processi produttivi, personale di back office, tecnici specializzati, esperti nel settore della contabilità e della finanza, programmatori (in particolare per il mobile) e professionisti IT, addetti e direttori alle vendite, medici, lavoratori nel campo del turismo (ristorazione e alberghiero) e formatori in grado di istruire e motivare il personale.

“Dall’indagine si evince come i posti di lavoro maggiormente disponibili sono quelli non facilmente sostituibili dalla tecnologia. – ha commentato Stefano Scabbio, Presidente Area Mediterranea di Manpower – Rispetto al passato, però le competenze richieste dalle aziende stanno diventando sempre più elevate. Per competere sul mercato del lavoro sarà necessario quindi quel giusto mix di conoscenze tecniche (hard skills) e competenze trasversali (soft skills)”.

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