Microsoft, il cloud arriva dai cavi sottomarini

La compagnia starebbe investendo in un progetto per connettere data center sparsi per il mondo attraverso comunicazioni cablate interoceaniche

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Puntare al basso per volare in alto. Secondo alcune fonti Microsoft avrebbe raggiunto importanti accordi con diverse aziende produttrici di cavi per migliorare lo scambio di informazioni tra i suoi data center localizzati in tutti i continenti. Hiberia Networks e Aqua Comms rafforzeranno la connettività nell’Atlantico mentre la New Cross Pacific Cable Network si occuperà degli Stati Uniti e delle linee che collegano il Nord America all’Asia. Progetti diversi ma con un unico obiettivo e una sola metodologia di svolgimento: sfruttare i cavi sottomarini per rendere più veloci e affidabili le connessioni internet globali, utilizzate sia per scopi ludici (pensiamo alla Xbox) che professionali, come i servizi di cloud.

Si viaggia sott’acqua

Una migliore connettività tra le infrastrutture permetterà a Microsoft di competere in maniera più decisa sul mercato proponendo prodotti con un rapporto qualità-prezzo migliore grazie a performance e livelli di affidabilità e resilienza più elevati. Attraverso le partnership Microsoft potrà dotarsi di una rete web intercontinentale con pochi eguali al mondo. Nel 2014 l’azienda aveva mosso i primi passi per analizzare la possibilità di far passare il grosso del suo traffico dati sotto l’oceano con l’acquisto di capacità web sui cavi in fibra ottica della Seaborn Network, la prima a connettere due paesi con una trasmissione cablata diretta: gli States e il Brasile. Gli ultimi dati sui ricavi di Microsoft dimostrano una crescita della divisione Commercial Cloud, che include Azure e Office 365, del 100%, un motivo in più per credere nelle linee digitali intercontinentali.

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