Gli ultimi dati ISPRA fanno ben sperare sul tema della sensibilizzazione da parte degli italiani sul problema della salvaguardia dell’ecosistema e dell’ambiente

L’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha di fatto istituito un vero e proprio database online, in cui verranno registrati tutti i dati, relativi a tutti i comuni italiani, relativi alla raccolta differenziata. Ne emerge subito un quadro ottimista, che evidenzia un aumento della quantità di questa pratica di smaltimento differenziato dei rifiuti in tutte le regioni, da nord a sud. Del resto, oggi anche la tecnologia viene in aiuto rendendo la raccolta differenziata 2.0: Hera è la prima app che legge i codici a barre di 400 mila prodotti, per sapere sempre in quale contenitore riciclarli.

Nord più virtuoso

Tuttavia non tutte le regioni d’Italia sono virtuose allo stesso modo verso l’ambiente: notevoli differenze separano il nord dal sud. Nel Nord Italia, l’ultimo dato sul rapporto tra rifiuti urbani e differenziata ha toccato il 54,43%, mentre al Sud ci si è fermati a poco più della metà, con 28,86%.
Dal 2010 al 2013 rapporto tra rifiuti urbani e differenziata ha registrato un incremento di 7 punti percentuali passando dal 35,30 al 42,30%. A breve il portale verrà integrato con due nuove sezioni: una che riporterà il quadro degli impianti di gestione dei rifiuti urbani localizzati sull’intero territorio nazionale (discariche, inceneritori, coinceneritori, impianti di compostaggio, digestione anaerobica, trattamento meccanico biologico), l’altra relativa ai costi sostenuti dai comuni per il servizio di igiene urbana (raccolta, trasporto, gestione).

Leggi anche:  Uova e colesterolo: una correlazione inesistente secondo uno studio recente