Smartwatch: in arrivo la batteria che dura sei mesi

Il mercato smartwatch cresce del 67%
Apple domina il settore smartwatch seguita da Fitbit e Samsung

Allo studio un modulo energetico che può durare anche un semestre così da avvicinare gli orologi intelligenti agli antenati analogici

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Il più grande problema degli smartwatch odierni è la necessità di ricaricare giornalmente, o quasi, la batteria. Come se non bastasse divincolarsi tra i cavetti di smartphone, tablet, computer e televisori, si aggiungono anche gli orologi interconnessi ad occupare spazio tra le prese di corrente domestiche. Se qualcosa nel prossimo futuro cambierà lo si dovrà anche a Swatch, la famosa compagnia che ha fatto la storia dell’orologeria, almeno di quella classica.

Un semestre di sole

Anche se il gruppo non ha in cantiere per il momento un proprio smartwatch, il contributo al settore dovrebbe arrivare sotto il telaio, proprio per quanto riguarda il modulo energetico. Il CEO di Swatch Nick Hayek ha infatti confermato che l’azienda sta lavorando per portare sul mercato una batteria in grado di funzionare senza ricarica fino a sei mesi, togliendo così di mezzo l’incombenza di ricaricare il dispositivo periodicamente. “Chi riesce a produrre una batteria del genere arriva ad ottenere un certo vantaggio sul mercato – ha detto – per questo stiamo lavorando con il nostro gruppo di ricerca Belenos e il produttore Renata per realizzare un’innovativa batteria dalla durata semestrale”. Con molta probabilità Swatch penserà anche alla produzione di un proprio smartwatch dopo l’esperimento Touch Zero One, un orologio particolarmente adatto ai giocatori di beach volley. E’ difficile non dare ragione ad Hayek quando parla di vantaggi competitivi derivanti da una batteria del genere: l’Apple Watch porta con sé 18 ore di autonomia mentre la media degli Android Wear è anche di meno, ad esempio il Moto 360 se usato con poca parsimonia può spegnersi dopo poche ore. Insomma la vera rivoluzione è dietro l’angolo e più degli orologi in sé pare essere quella di una soluzione in grado di avvicinarli al ciclo di vita dei meno affascinanti analogici.

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