Ascoltare musica classica non è solo un piacere per l’anima, ma ha un effetto positivo anche sul cuore, abbassando la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca
E’ quanto riporta uno studio presentato al British Cardiovascular Society di Manchester, secondo il quale chi soffre di patologie cardiache potrebbe trarre un significativo giovamento dall’ascolto di musiche come la Nona sinfonia di Beethoven, il Nessun Dorma di Puccini o il Va Pensiero di Verdi, a patto che la durata sia di almeno dieci secondi. Un tempo così breve è tuttavia sufficiente per abbassare pressione sanguigna e frequenza cardiaca. Veri e propri toccasana per mantenere il cuore forte, oltre alla pratica della sauna, sono anche lo yoga, il consumo della cipolla e persino avere un’indole ottimista .
Musica classica sì, ma non troppo ritmata
Analoghi risultati sono stati ottenuti facendo ascoltare ai volontari l’Ave Maria di Schubert in latino, mentre la versione italiana non è risultata altrettanto efficace in quanto mancava del ritmo originale.
Il campione preso in esame è costituito da studenti a cui è stato chiesto di ascoltare prima della musica classica lenta e poi una più veloce e ritmata, le Quattro Stagioni di Vivaldi; quest’ultima, a differenza della altre melodie, non ha sortito lo stesso effetto.
Musicoterapia anche contro l’ansia
Trattare i pazienti ccon la musica, la cosiddetta musicoterapia, ha risultati positivi non solo per chi soffre di cuore ma anche per chi soffre di ansia.
un metodo semplice ma estremamente efficace per trattare chi soffre, per esempio, di ansia.
“La nostra ricerca ha fornito una migliore comprensione di come la musica, in particolare certi ritmi, può colpire il cuore e i vasi sanguigni”
Così ha spiegato il Professor Jeremy Pearson, direttore medico della British Hearth Foundation. La ricerca conferma le conclusioni di un precedente studio che aveva preso in esame pazienti colpiti da malattie cardiache divisi in due gruppi a cui era stata proposta della ginnastica senza musica, mezz’ora al giorno, o l’ascolto di musica classica durante l’esercizio. Il secondo gruppo aveva mostrato un significativo miglioramento della funzionalità cardiaca e della capacità di movimento.
