La navicella Falcon 9 di SpaceX, che doveva trasportare rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale, è esplosa poco dopo il lancio

Non è certamente un momento facile per la NASA. Ieri il cargo Falcon 9 di SpaceX con a bordo un carico di rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale è esploso a pochi minuti dal lancio dalla base di Cape Canaveral. I tecnici dell’agenzia statunitense hanno perso i contatti con il vettore una volta che questo ha raggiunto la velocità supersonica ma ancora non è chiara la causa dell’incidente. “Lavoreremo a stretto contatto con SpaceX per capire cosa è successo, risolvere il problema e tornare a volare”, ha dichiarato l’amministratore della NASA Charles Bolden, che settimana scorsa ha illustrato la tabella di marcia dell’agenzia per i prossimi anni.

L’esplosione di Falcon 9 è il secondo incidente consecutivo riguardante il lancio di rifornimenti verso la Iss. A maggio il vettore Progress aveva perso il controllo durante le fasi di attracco ed è ricaduto la sulla Terra disintegrandosi nell’atmosfera. Il problema tecnico aveva costretto a posticipare il rientro dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. Per la NASA si tratta del terzo fallimento in pochi mesi. Qualche giorno fa il mezzo di sbarco su Marte per equipaggio umano si è distrutto nell’oceano Pacifico a causa di un malfunzionamento del paracadute.

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