Che gaffe di Google: persone taggate come gorilla

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Colpa dell’algoritmo che gestisce l’app Google Foto con cui vengono aggiunti tag automatici agli album

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Google sarà pure leader nelle ricerche web, machine learning e intelligenza artificiale ma i suoi computer hanno ancora un bel po’ da imparare giudicando quello che è accaduto alla sua app Foto. Lo sviluppatore Jacky Alciné ha infatti postato ieri una foto sui social che ritrae una schermata dell’app Google Foto in cui vengono aggiunti tag automatici agli album per organizzare le immagini in maniera intelligente. Tra le categorie ci sono aeroplani, automobili, biciclette, feste di laurea, paesaggi cittadini e gorilla. Tra gli scatti di Alciné l’algoritmo di Google ha individuato infatti anche due figure che dovrebbero rappresentare due esemplari di primati.

Algoritmo poco intelligente

Purtroppo la foto ritrae due amici di colore del ragazzo che è rimasto davvero male dalla gaffe compiuta da Big G. “Google Foto ma che diamine. I miei amici non sono dei gorilla” – ha scritto su Twitter. La compagnia, accolto l’errore, si è scusata promettendo di aggiustare il più presto possibile l’algoritmo confusionario: “Siamo inorriditi e davvero dispiaciuti di quanto successo – ha spiegato un portavoce di Google – abbiamo chiaramente ancora del lavoro da fare con il tag automatico delle immagini e stiamo studiando come prevenire errori del genere in futuro”. L’errore scoperto da Alciné è apparso nel box di ricerca delle immagini che permette, quando si vuole trovare una foto in particolare, di scorrere le categorie create al momento dall’algoritmo utilizzato dall’app. La tecnologia va di certo affinata e migliorata ma Google ha pensato bene di eliminare il problema alla radice cancellando la categoria “gorilla”.

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