Un team di studiosi dell’University of Virginia ha scoperto come individuare le donne più inclini a sviluppare la depressione post-partum leggendone il Dna

Grazie ad un marcatore del sangue, sarà possibile sapere quali donne sono più soggette alla depressione dopo aver partorito. A commentare l’importante scoperta è Jessica Connelly, autore senior dello studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Genetics:

“Sappiamo che le donne che hanno sperimentato la depressione prima della gravidanza sono a più alto rischio di sviluppare depressione dopo il parto, tuttavia, anche coloro che non hanno mai sperimentato la depressione possono averla dopo il parto. Questi marcatori genetici che abbiamo identificato ci aiutano a identificarla in anticipo”.

“Al contrario del Baby Blues- conclude Connelly – la depressione post partum dura molto più a lungo di un paio di settimane e, oltre a stanchezza e stress, è caratterizzata da mancanza di desiderio di contatto con gli altri, disconnessione con il proprio figlio, paure estreme rispetto alla sua salute, sensi di colpa e insonnia”.

Una mamma su cinque colpita

La depressione post-partum è una condizione che interessa una mamma su cinque, esponendo i figli a rischio di deficit nello sviluppo comportamentale, cognitivo e sociale. Ecco perché sapere in anticipo se una donna ha elevate probabilità di incorrere in questa disturbo dopo aver partorito è molto importante: un marcatore di sangue identificherà i potenziali soggetti a rischio. Un altro elemento correlato allo sviluppo di depressione post-partum è rappresentato dai livelli del gene recettore dell’ossitocina (oxtr): se sono bassi si ha un maggiore probabilità di svilupparla.
L’ossitocina, detta anche ormone dell’amore, svolge un ruolo positivo nel legame materno, nelle relazioni, nello stress, nell’umore e nella regolazione delle emozioni. Potrebbe pertanto essere la chiave per aiutare in futuro le donne dopo la gravidanza, durante la quale anche il cervello subisce dei mutamenti. Per salvare le mamme dalla depressione post-parto e proteggere i figli dalle possibili ripercussioni è persino nato il primo social network concepito con questo scopo.

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