Secondo lo studio Samsung Techonomic Index, la tecnologia guida la conoscenza in tutte le sue forme, dall’istruzione all’intrattenimento, tra le mura domestiche
La tecnologia, sempre più rilevante e presente nelle case degli italiani, ci offre oggi un accesso personalizzato ai contenuti di nostro interesse trasformando le abitazioni in un luogo privilegiato dove esplorare nuovi mondi, educare noi stessi e arricchire la nostra cultura. A svelarlo è il Samsung Techonomic Index, lo studio annuale Samsung che ha coinvolto 18.000 utenti europei di 18 diversi Paesi con l’obiettivo di analizzare il loro rapporto con i dispositivi tecnologici, abitudini di utilizzo e di spesa.
L’indagine Samsung evidenzia come la casa degli italiani sia ormai molto più di un semplice spazio dove mangiare, rilassarsi e dormire, ma il fulcro dell’universo culturale personale, un posto dove lavorare, studiare, accrescere il sapere e vivere le proprie passioni. E lo conferma il sempre maggiore numero di dispositivi tecnologici posseduti in media da ciascun nucleo famigliare – 19, tre in più rispetto al 2014 – da cui accediamo tutti i giorni a contenuti e informazioni, comodamente dalle nostre abitazioni. In particolare, in ogni nucleo familiare sono presenti mediamente due TV e almeno un tablet; quest’ultimo un vero e proprio “must have” scelto oggi da quasi i due terzi delle famiglie del Bel Paese (63%) rispetto a poco meno del 50% nel 2014.
Il ruolo centrale della tecnologia nella vita quotidiana è rafforzato anche dal fatto che trascorriamo giornalmente sempre più tempo utilizzando smartphone, tablet, TV, apparecchi elettrodomestici e altri device raggiungendo le 8,99 ore rispetto alle 7,8 ore registrate lo scorso anno. E la nostra voglia di tecnologia si rafforzerà ulteriormente, nei prossimi 3 mesi spenderemo in prodotti hi-tech in media 319 euro.
Aumenta anche la capacità di spesa per accedere a contenuti digitali, soprattutto se contribuiscono ad arricchire l’istruzione della famiglia. Siamo tra i Paesi con la più alta spesa in materiali educativi: 14,30 euro al mese rispetto alla media europea di 12 euro. E, a conferma di come la tecnologia sia ormai uno dei canali privilegiati per ampliare le proprie conoscenze, esplorare e conoscere culture diverse comodamente da casa grazie anche ai sempre più diffusi corsi online e tutorial su Youtube, lo studio Samsung evidenzia come, rispetto al 2014, in Italia sono triplicate le persone che hanno deciso di pagare per fruire di libri e riviste digitali proclamandoli tra gli acquisti online più popolari scelti da un quarto degli italiani (26%).
A sorpresa, nonostante l’uso diffuso di smartphone, tablet e altri dispositivi di intrattenimento, la televisione resta la soluzione preferita per guardare i diversi contenuti da casa. Il 93% delle famiglie italiane non passa un giorno senza ritrovarsi davanti al televisore, guardare la TV mentre si twitta o si scaricano contenuti è diventata la nuova normalità: quotidianamente vi spendiamo 45 minuti in più rispetto allo scorso anno con una media di 3 ore e 8 minuti vs le 2 ore e 23 minuti del 2014; mentre nel resto d’ Europa si spendono in media solo 32 minuti in più.
Oggi la “vecchia” TV è diventata un contenitore da cui accedere a ciò che più ci interessa per creare un palinsesto personalizzato in linea con le nostre esigenze e gusti. Il 39% delle persone in tutta Europa scarica regolarmente programmi televisivi (in salita dal 29% nel 2014) e anche in questo trend gli Italiani si distinguono con un aumento del 12% di famiglie che accedono a contenuti video in streaming rispetto allo scorso anno.
Infine, la sempre più ricca offerta di contenuti digitali legati al mondo del food – dai programmi in streaming ai consigli dei più celebri chef su Youtube sino al crescente numero di food blogger – ha consolidato la passione degli italiani per la cucina. Lo studio Samsung mostra infatti rispetto allo scorso anno un aumento del 19% nell’utilizzo quotidiano di elettrodomestici per cucinare con 8 italiani su 10 che sceglie di cimentarsi in cucina tutti i giorni (84% rispetto al 65% nel 2014).