Un italiano fa causa ad Apple per il marchio iWatch

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Una software house irlandese ha depositato la denuncia contro Cupertino presso una corte di Milano. Ecco perché

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Si può essere i reali possessori del marchio iWatch e prendersela con Apple che ha realizzato l’Apple Watch? La teoria direbbe di no, visto che si tratta di terminologie diverse, ma la pratica spiega il contrario, almeno secondo Probendi. La software house irlandese, con sede a Dublino, ha infatti denunciato il produttore di Cupertino perché utilizzerebbe il termine iWatch nei risultati di ricerca di Google per indirizzare gli utenti verso il proprio wearable. Anche se non utilizzato esplicitamente dunque, la parola sarebbe oramai nell’immaginario comune associata all’orologio più famoso degli ultimi anni.

Cosa è successo

Il documento di denuncia ottenuto da Bloomberg mostra i motivi dell’inghippo. Giacomo Bonelli, avvocato della Probendi ha spiegato: “Apple non ha mai replicato alle nostre richieste e obiezioni mentre altre, come Google, ci hanno chiaramente affermato come non abbiano nessuna responsabilità per i risultati mostrati alla ricerca iWatch”. Il co-fondatore dell’azienda, Daniele Di Salvo, ha spiegato a Bloomberg di aver già in passato avvisato Apple della paternità del marchio, chiarendo come non fosse il caso di utilizzarlo per evitare procedure legali. Il fatto è che Probendi aveva già in mente di realizzare un proprio smartwatch con Android da chiamare iWatch, ed è per questo che gran parte dei risentimenti siano ora basati sulla chiara impossibilità di farlo, non tanto a livello burocratico (ne avrebbero tutto il diritto), quando di immagine, per evitare di essere surclassati dai rimandi all’oggettino della Mela.

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