Computer quantico: Google e NASA continuano a lavorare

I due dopo aver scommesso sul D-Wave puntano sulla seconda generazione attraverso il Quantum Artificial Intelligence Lab

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Di computer quantico si parla oramai da anni, diversi anni. Se Google non ha mai nascosto l’intenzione di giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza quantistica, ci sono altre aziende e agenzie pronte a supportare il lavoro di Mountain View. Tra queste vi è certamente la NASA, che proprio assieme a Google ha fondato nel 2013 il Quantum Artificial Intelligence Lab (QuAIL) in collaborazione con la Universities Space Research Association. Il soggetto sarà impegnato da adesso a tempo indefinito nell’applicazione dell’informatica quantica per problemi e ambiti di ricerca concreti.

Potenza alle stelle

Il lavoro verrà svolto dal D-Wave 2X, un processore, lo dice il nome stesso, in grado di raddoppiare la potenza del D-Wave classico, grazie a più di 1.000 quibt che lo rendono superiore a qualsiasi altro computer mai prodotto. Il segreto sta nel poter lavorare solo a temperature molto basse, vicine allo zero, alle quali le componenti hardware del D-Wave riescono a mantenersi intatte, senza disperdere il loro potenziale. Si tratta di un decisivo passo in avanti verso l’applicazione dei concetti quantistici all’informatica. Il D-Wave attuale, su cui Google lavora da anni, ha una potenza di 512 qubit, un numero talmente elevato da sembrare impossibile da superare; prima dell’arrivo della seconda generazione.

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