Fiat Chrysler richiama centinaia di auto a rischio hacker

Il caso delle automobili connesse che possono essere violate in remoto continua con il produttore che ammette le colpe facendo rientrare i veicoli

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Fiat Chrysler Automobilies (FCA) ha avviato un processo di rientro dei veicoli colpiti dal bug di sicurezza informatica individuato durante l’estate. Chiunque lo volesse può dunque riportare il mezzo presso i rivenditori così da poter essere aggiornato con l’ultima versione software e prevenire gli attacchi hacker che sfruttano la falla presente. Il problema è connesso a Uconnect, un ecosistema complesso di gestione dell’auto, la cui violazione può causare ben più di un problema al proprietario.

Cosa succede

FCA sta effettuando un rientro programmatico di differenti versioni di automobili, a seconda della dotazione interna. Ad esempio questa volta tocca ai suv Jeep Renegade vendute nel 2015 ed equipaggiate con un touchscreen da 6,5 pollici; secondo Fiat, circa la metà sono ancora negli showroom ma ben 4.000 si trovano su strada e hanno dunque la necessità di essere aggiornate. Il difetto si riferisce ai veicoli su suolo statunitense, diverso per tecnologie e protocolli di rete da quello europeo. Il problema principale sembra relativo all’impianto audio in cui è presente una porta di accesso remoto per hacker e criminali informatici. “FCA Stati Uniti ha già avviato una serie di misure per prevenire la possibilità di manipolazione informatica delle auto – ha detto l’azienda – tali misure si traducono nel blocco all’accesso remoto dei sistemi di alcuni veicoli grazie all’aggiornamento in-car che stiamo applicando”.

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