Dopo la notizia shock del primo candidato per un trapianto di testa in Russia, arriva l’annuncio storico: alla fine del 2017 verrà realizzato in Cina il primo intervento

La data è stata annunciata da chirurgo cinese Ren Xiaoping, che ha già sperimentato la tecnica su mille topi, e dal neurochirurgo italiano Sergio Canavero, autore di numerosi studi sull’argomento.

Una cavia già pronta

Il candidato al delicato intervento record? Un tecnico informatico russo di nome Valery Spiridonov, che a luglio scorso ha dichiarato pubblicamente di volersi sottoporre come cavia all’esperimento scientifico.
Tuttavia i due chirurghi non confermano con certezza la data dell’intervento: “Molti media hanno sostenuto che faremo il trapianto nel 2017, ma questo è vero solo se tutti i passi preparatori che abbiamo in mente si concretizzeranno senza problemi”, ha spiegato Ren.

Il candidato al primo trapianto di testa della storia soffre di una malattia incurabile che causa una progressiva atrofizzazione dei muscoli chiamata Werding-Hoffman disease.

“Ogni anno il mio stato peggiora – ha detto – bisogna capire che non ho molta scelta, se non provo questa possibilità il mio destino è comunque segnato”.

I dubbi di natura etica

I media americani riferiscono che quando Canavero lo scorso giugno ha presentato negli Stati Uniti il suo progetto di fattibilità del trapianto di testa, “gli specialisti hanno espresso molti dubbi sulla possibilità questa bizzarra procedura veda mai la luce”.

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Xiao-Ping Ren lo scorso luglio ha pubblicato un articolo su CNS Neuroscience and Therapeutics in cui descriveva la tecnica già utilizzata su oltre mille topi, definendola ”abbastanza promettente, tanto da avvicinare la possibilità di effettuare l’intervento sull’uomo”.
Sull’argomento si discute ancora animatamente in ambito scientifico,dato che molti considerano ancora questo tipo di trapianto impossibile o quanto meno improbabile dal punto di vista tecnico. Mancherebbero le basi sperimentali e le conoscenze per renderlo fattibile.
Nel nostro Paese esiste una legge che vieta il trapianto cervello e di organi genitali, divieti che non vigono invece in Cina, dove recentemente sono state usate tecniche di taglia e incolla del Dna su un embrione.