La barriera corallina è minacciata da un composto chimico presente nelle creme solari, che ne logora il Dna

A scoprirlo è un team di ricercatori: l’oxybenzone, presente nelle creme solari prodotte da 3500 aziende, è pericoloso per il corallo in fase di sviluppo in quanto ne rovina il DNA, portandolo lentamente alla morte. Un’ulteriore minaccia, che si aggiunge ai danni causati dal surriscaldamento globale e dalla pesca intensiva.
Una scoperta che mette in luce la necessità di limitare l’uso delle creme solari solo allo stretto necessario, come raccomandano gli studiosi, per evitare danni peggiori all’ambiente.

Fare un uso delle creme limitato e consapevole

Sarebbe importante anche informarsi sul tipo di sostanze contenute nelle creme: quelle a base di ossido di zinco od ossido di titanio infatti non danneggiano le barriere coralline, che hanno un’importanza vitale per l’ambiente e per l’uomo, contribuendo ad eliminare l’anidride carbonica e quindi contrastano il riscaldamento globale con i suoi devastanti effetti.

Una minaccia ecologica

Di recente uno studio ha calcolato che a causa dei cambiamenti climatici in futuro numerose città, tra cui Miami e New Orleans, verranno sommerse dalle acque, sprofondando in mare come la leggendaria Atlantide.

Il team di ricerca di Tel Aviv avverte: “Le attuali concentrazioni di oxybenzone in queste aree di barriera corallina rappresentano una minaccia ecologica significativa“.
Ogni anno circa 6.000 tonnellate di crema solare logorano le zone della barriera corallina mondiale .

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