Alzheimer, scoperta la molecola che ringiovanisce il cervello

E’ quanto ipotizzato da uno studio dell’Università Statale di Milano, volto a dimostrare che il farmaco montelukast rallenta l’invecchiamento del cervello, contrastando demenza senile, Alzheimer e Parkinson

Un rimedio contro le demenza senile e altre malattie dovute alla degenerazione delle funzioni cognitive, potrebbe arrivare da un farmaco usato comunemente per curare l’asma. La scoperta è frutto di una ricerca italiana, pubblicata sulla rivista Nature Communications e condotta dall’Università Statale di Milano in collaborazione con l’Università Medica Paracelsus di Salisburgo. Il medicinale montelukast si è rivelato capace di “ringiovanire” il cervello di cavie da laboratorio, in test che hanno determinato la riduzione dei livelli di infiammazione cerebrale e migliorato le capacità di apprendimento e memorizzazione. In sole sei settimane, i roditori hanno raggiunto un livello analogo agli animali giovani. Un risultato incredibile, anche perché praticamente privo di effetti collaterali. Il merito è dell’interazione del farmaco con GPR17, un recettore identificato anni fa dal gruppo della professoressa Maria Pia Abbracchio dell’Università Statale di Milano.

Un legame scoperto in precedenza

Altri studi precedenti avevano evidenziato che le funzioni cerebrali risentono dei fenomeni infiammatori presenti in altri organi.

“Già dieci anni fa – spiega Abbracchio – avevamo fatto presente come l’infiammazione sistemica cronica, a sua volta influenzata dall’ambiente e dall’alimentazione, possa accelerare l’invecchiamento del cervello e aumentare l’incidenza di malattie neurodegenerative quali Alzheimer e Parkinson”.

Tra le più importanti cause della perdita cognitiva è l’accumulo nel sangue e nel cervello di eotaxina, una sostanza infiammatoria che si ritrova nei casi di asma.

Leggi anche:  Depurare il fegato dopo un'abbuffata: guida all'alimentazione

“Da qui l’ipotesi, oggi confermata, che un farmaco antiasmatico come montelukast potesse bloccare l’infiammazione anche nel cervello e mostrare effetti rigenerativi sulle sue funzioni”, ha spiegato Ludwig Aigner, dell’Università Medica Paracelsus di Salisburgo.