A salvare la vita dell’inglese Stacey Hewitt è la donazione di un rene da una sconosciuta, che ha risposto ad un appello su Facebook lanciato dal padre

La 26enne di Redcar, in Gran Bretagna, non avrebbe mai immaginato un epilogo così incredibile per la sua drammatica storia: madre di un bambino di tre anni, Alfie, la donna era affetta da una malattia renale cronica che la indeboliva sempre di più, consentendole di camminare solo per brevi distanze. Senza un trapianto, a breve Stacey avrebbe avuto bisogno della dialisi per tutta la vita. Invece la sua vita è cambiata una sera in cui una donna si è imbattuta in un appello lanciato su Facebook: «C’è qualcuno che donerebbe un rene a mia figlia? Louise Drewery, 36 anni, non ha perso tempo e ha subito pensato: «Sì, lo aiuterò». A scrivere il post era proprio il padre di Stacey, che aveva riposto nel social network le sue ultime speranze per la figlia.

Un regalo da una sconosciuta

«Nel giro di pochi secondi la mia casella di posta è impazzita», racconta l’uomo. Tra quelle risposte c’era anche quella di Louise, che dopo 13 mesi di test medici è stata riconosciuta idonea per la donazione.

«Le persone mi chiedono se ho donato un rene a un amico o a qualcuno della mia famiglia – racconta Louise – Rimangono scioccati quando dico che l’ho fatto per una perfetta sconosciuta. Ma Alfie è così piccolo e merita che la sua mamma possa crescerlo». In prossimità dell’intervento anche Louise confessa di essere stata investita da una serie di preoccupazioni e paure legittime: «La mia più grande paura era quella di non risvegliarmi e di lasciare i miei figli senza una madre, mentre il motivo di quello che stavo per fare era proprio di non lasciare che un altro bambino vivesse senza la mamma».

La prima donazione grazie a un social network

Effettuato al Freeman Hospital di Newcastle, il trapianto è stato un successo: il primo in Gran Bretagna scaturito da una donazione avvenuta grazie a un social network. social media.

«È incredibile quello che ha fatto, non potrò ringraziarla mai abbastanza – dice Stacey – Avrebbe potuto ripensarci da un momento all’altro, e invece no: ci vuole un enorme coraggio per donare un organo a qualcuno che non conosci. Ora abbiamo un legame che ci unirà per tutta la vita».

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