Ricette mediche: addio al cartaceo, da oggi sono elettroniche

Ricette mediche, addio a quelle cartacee, da oggi sono elettroniche

Per ritirare le medicine prescritte basterà recarsi in farmacia con il tesserino sanitario, grazie alle nuove ricette elettroniche

I farmaci saranno identificati grazie a un codice a barre. Si tratta di una vera e propria rivoluzione digitale, quella che ha investito il sistema sanitario ed è stata spiegata in dettaglio ieri in Regione dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti, insieme al coordinatore della Cabina di Regia del sistema sanitario regionale, Alessio D’Amato, e alla direttrice della programmazione sociosanitaria, Flori Degrassi.

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Una dopo l’altra le regioni d’Italia si stanno adeguando a questo significativo cambiamento e ora è la volta del Lazio, di dire addio alle vecchie ricette rosse cartacee.Partita come progetto pilota nella Asl di Viterbo il 13 aprile, da oggi sarà introdotta in tutta la regione. È un processo che coinvolge i 4.800 medici di medicina generale, gli 800 Pediatri di Libera Scelta, e le 1.500 farmacie del Lazio, già pronte per l’innovazione.

I vantaggi della ricetta elettronica

Un progetto che seguirà due fasi: la prima riguarda solo le prescrizioni farmaceutiche, mentre dal 1 gennaio 2016 riguarderà anche le prescrizioni di visite specialistiche. I vantaggi sono tanti e riguardano soprattuto una riduzione dei costi, il monitoraggio quotidiano della spesa e la riduzione degli errori che possono derivare dalla ricetta rossa, soprattutto se scritta a mano.

Come funziona

Il medico si connetterà dal PC (in futuro anche tablet o smartphone) al sistema Sogei(Sac) ed effettuerà la prescrizione online utilizzando direttamente il codice fiscale dell’assistito. Il medico stamperà su foglio bianco il promemoria con un codice a barre da consegnare all’assistito. Il farmacista con un lettore ottico, rileverà oltre il codice fiscale e il farmaco prescritto, riducendo a zero le probabilità di errori. In questo modo l’Asl potrà anche per monitorare e razionalizzare la spesa farmaceutica.

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