Ritorno al futuro II: le invenzioni tecnologiche di allora e i rischi di oggi

In occasione della data in cui il protagonista del film “Ritorno al Futuro II” arriva nel futuro, F5 riflette sulle previsioni tecnologiche di allora e sui rischi di sicurezza di oggi

A cura di Gary Newe, Technical director di F5

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Guardando alle previsioni tecnologiche di Ritorno al Futuro II è interessante fare il punto sull’evoluzione reale e capire quale di quelle allora incredibili tecnologie è diventata realtà. Realizzato nel 1989, il film racconta la storia di Marty McFly in viaggio verso il futuro, testimone di come sarebbe stato il mondo il 21 ottobre 2015, cioè oggi!

In realtà rispetto ad alcune previsioni siamo ancora un po’ lontani: non abbiamo ancora visto le auto volanti o le stringhe che si allacciano da sole, ad esempio.
Tuttavia, tanta tecnologia “futurista” mostrata nel film è diventata realtà, anche se deve ancora affermarsi come mainstream. I cinque esempi qui sotto ci fanno veramente riflettere sul progresso della sicurezza informatica – un fattore chiave della maggior parte delle invenzioni che ora sono a disposizione del grande pubblico. Il mondo digitale è cambiato drasticamente dal 1989 e ogni nuovo dispositivo connesso, smart car o password è a rischio di essere violato. Prendiamo in considerazione alcune delle previsioni fatte nel film e vediamo come la tecnologia dovrebbe essere messa in sicurezza:

1.     Video conference call: fantascienza pura nel 1989, la scena in cui Marty parla con il suo capo con la sua TV era memorabile. Oggi, questo tipo di comunicazione è quanto di più diffuso, con strumenti come Skype, Face Time e altri tool di videoconferenza. Poiché durante le chiamate vengono spesso condivise informazioni sensibili, la videoconferenza ha posto una serie di sfide per la sicurezza, in particolare se un utente sta effettuando chiamate da casa con una connessione internet non messa in sicurezza dalla propria azienda. La videoconferenza si basa quindi sull’utilizzo di una rete sicura nel cloud, con tecniche evolute di crittografia.

Leggi anche:  Gruppo Key Partner: nasce Key Partner Cyber, la divisione dedicata alla cyber security

2.     I sistemi di sicurezza biometrici: nel futuro Marty entra in casa utilizzando un lettore di impronte digitali. La biometria è uno strumento comune di autenticazione oggi, soprattutto con i nuovi smartphone. Presto potremo utilizzare questo sistema di sicurezza anche con auto e case. Tuttavia, i rischi per quanto riguarda la biometria permangono, come dimostra il recente furto di dati subito dal governo degli Stati Uniti che ha visto migliaia di ID di impronte digitali rubati. A differenza delle password, le impronte digitali non possono essere modificate, il che crea complicazioni in più se vengono violate. L’autenticazione biometrica dovrebbe essere abbinata a un altro tipo di autenticazione, ad esempio una password o una chiave per fornire un livello di sicurezza aggiuntivo.

3.     La casa connessa: la casa del futuro di Marty è equipaggiata con alcune delle più innovative tecnologie di una casa intelligente dei giorni nostri, come le luci a comando vocale. Il riscaldamento, il forno, il frigorifero e gli allarmi possono essere tutti controllati da remoto e i sistemi elettronici sono oggi in grado di rispondere ai comandi vocali. Tuttavia, le persone potrebbero involontariamente aprire le loro case agli hacker se i loro sistemi non sono sicuri, motivo per cui andrebbero utilizzati sistemi come firewall e crittografia.

4.     Skateboard volante: l’utilizzo di un hoverboard, una sorta di skateboard volante, rimane senza dubbio una delle icone del film. Pur non essendo diventato ancora di uso comune, esiste un prototipo che è stato lanciato lo scorso anno. Prima di diffondersi fra i consumatori, è necessario che questo skateboard adotti le stesse misure di sicurezza delle auto connesse, oltre a dover superare numerosi test. Le automobili senza conducente sono già state hackerate, così come le connected car. La sicurezza fisica dell’utente deve essere garantita prima che il trasporto intelligente diventi una realtà mainstream.

Leggi anche:  Zscaler, le risposte Zero Trust

5.     L’avvento dei robot: quando Marty è arrivato nel futuro ha visto pompe di benzina e camerieri robot. Sebbene gli sviluppi della robotica siano stati significativi, non c’è ancora un loro uso diffuso, ad eccezione del primo albergo robot al mondo in Giappone. Mettere dei robot di fronte al pubblico richiede forti misure di sicurezza al fine di garantire che non possano essere manipolati o gestiti da remoto. Gli hacker potrebbero, per esempio, programmare le stazioni di servizio robot per mettere la benzina nei motori diesel o fare qualcosa anche di più pericoloso.

La sicurezza è uno dei principali ostacoli per la tecnologia nel suo passaggio da puro concetto a utilizzo nella vita quotidiana.

Le previsioni di “Ritorno al Futuro II” che si sono trasformate in realtà oggi sono quelle invenzioni ritenute abbastanza sicure da entrare nel mercato consumer e B2B. Per quelle ancora non realizzate, come le automobili volanti e i camerieri virtuali, senza dubbio serviranno ulteriori progressi nella sicurezza prima che possano diventare realtà.