L’Associazione Italiana di oncologia medica (Aiom) ha deciso di promuovere una campagna nazionale di prevenzione contro il fumo per i bambini di età inferiori ai 14 anni

Una decisione necessaria per affrontare un problema sempre più concreto, quello del cosiddetto “baby-fumo”, verso il quale c’è bisogno di maggior sensibilizzazione. A quanto pare i bambini non sono solo esposti ai rischi del fumo passivo, di cui uno su cinque è vittima, anche perché gli italiani ne ignorano la pericolosità.  E’ proprio tra i minori, infatti, che si registrano sempre più fumatori, nonostante il nuovo decreto anti-fumo sia orientato soprattutto a tutelarli dai rischi che fumare comporta per la salute.

Un’epidemia evitabile

Il presidente dell’Aiom Carmine Pinto spiega così la scelta di far partire la campagna: “Siamo di fronte a un’epidemia evitabile. Da qui la nostra campagna, che ha l’obiettivo di educare gli under 14 sulla pericolosità del fumo, causa di migliaia di umori all’anno”.
Dai primi mesi del 2016 partiranno quindi una serie di incontri informativi nelle scuole medie italiane, in tutto il territorio, per cercare di far arrivare a quanti più ragazzi tutte le informazioni connesse ai rischi per la salute nei fumatori giovanissimi.

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