iPad Pro: un fail per il mercato enterprise?

L’extra-large di Apple non sembra aver fatto innamorare aziende e business, che potrebbero preferire un Surface Pro

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Era chiaro sin dalle notizie ufficiose: l’iPad Pro avrebbe dovuto cambiare il mondo enterprise per sempre, trasferendo tutte le competenze sulla nuvola e nel mondo digitale. Non sta andando esattamente così. O almeno è quello che pensa Zdnet, che ha provato l’iPad Pro calandosi nei panni di un qualsiasi dipendente al mondo, pronto a fare da parte il proprio portatile, magari un MacBook, per abbracciare totalmente la mobilità del super tablet. Secondo il sito, il problema principale che blocca un ingresso di massa dell’iPad Pro nel panorama enterprise è l’eccessiva fragilità del prodotto Apple.

Leggerezza o sicurezza?

Come accade per gli altri dispositivi della Mela, il primo acquisto dopo il device vero e proprio è una custodia. Che si tratti di un iPhone, un iPad o un MacBook, le catene specializzate offrono diverse varianti per proteggere almeno il case posteriore dell’oggetto. Seguire la stessa logica per il Pro ha i suoi svantaggi. L’aumento di peso, di per sé già non irrilevante visti i suoi 712 grammi, può arrivare ben vicino agli 800 con una custodia, magari dotata di keyboard. Se poi ci si affida a quella ufficiale la situazione diviene ancora più ingombrante.

Meglio il Surface?

La conclusione a cui giunge Zdent, opinabile per carità ma sicuramente vicina alla realtà di molti, è che se proprio ci si vuole affidare ad un oggetto flessibile e funzionale allora tanto vale spendere tempo e denaro per il Surface Pro 4, che permette di godere di tutte le funzionalità di un portatile Windows all’interno di un oggetto trasportabile, protetto e dotato di accessori in grado di aumentarne la produttività, come la tastiera OEM con angoli diversi di posizionamento. La battaglia tra Apple e Microsoft in quanto a tablet enterprise è già finita? Probabilmente no, ma Redmond pare avere un bel vantaggio.

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