Panasonic lancia nuovi display professionali ideali per il digital signage h24

Panasonic ha presentato una gamma di display professionali dotati di un set di nuove funzionalità che dovrebbero rendere ancora più affidabili le applicazioni di digital signage

Disponibili da questo mese, le serie di display LF8 e LF80 di Panasonic comprendono pannelli professionali concepiti per un funzionamento continuo, 24/7.

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Con livelli di luminosità che raggiungono 700 cd/m2 (LF80) e 500 cd/m2 (LF8) e una scelta di formati tra 42”, 49” e 55”, i nuovi display si distinguono anche per l’ampio angolo di visione e il design elegante.

Ciascuno presenta una cornice di appena 6,5 mm e una profondità di 56,8 mm, per immagini di una nitidezza perfetta, nonostante le grandi dimensioni.

Questi display sostituiscono le serie LF6 e LF60. A differenza dei predecessori, i nuovi modelli integrano una funzione di failover e failback che consente di passare immediatamente a una sorgente alternativa, in caso di interruzione del segnale principale. Inoltre Panasonic ha aggiunto altre caratteristiche, tra cui un lettore multimediale USB e la possibilità di “clonare” attraverso una penna USB le impostazioni da un display all’altro.

La serie LF80 è compatibile con DIGITAL LINK e supporta la trasmissione di segnali di controllo, video e audio su distanze fino a 100 m con un singolo cavo LAN.

Enrique Robledo, Marketing Manager presso Panasonic, commenta: “Sono le funzioni migliorate a rendere questa gamma di display tanto straordinaria. Grazie alla capacità di riprodurre contenuto senza dover utilizzare un lettore esterno e alla funzionalità di failover diventa ancora più semplice creare e mantenere applicazioni di digital signage di forte impatto.

Inoltre l’esclusivo software di monitoraggio e controllo per display multipli consente agli utenti di verificare lo stato di tutti i propri display (fino a 2000) da un’unica postazione. Il software fornito può essere aggiornato all’Early Warning Software (ET-SWA100), che è in grado di prevedere i requisiti di manutenzione, aumentando ulteriormente la resilienza della rete di display”.

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