Un altro ingegnere passa a Big G per lo sviluppo dell’auto senza pilota. Nel futuro di Mountain View non c’è solo il software
Più di una volta, in passato, Google ha spiegato di non volersi tuffare nel mercato dell’automotive, almeno non in quello classico. La motivazione è chiara: l’azienda hi-tech non ha le capacità per realizzare un’automobile da zero, fornendo componenti fisiche e software, almeno non per il momento. Le cose però potrebbero cambiare presto vista la campagna acquisti che Mountain View ha messo in piedi per accelerare nello sviluppo della sua Google Car. Come ha indicato 9to5Google, Robert Rose, ex manager della sezione ingegneria del comparto autopilota di Tesla, è di recente passato alla compagnia diAlphabet, anche se non è ben chiaro con quale ruolo.
Futuro indefinito
In realtà spulciando la pagina LinkedIn di Rose, si può conoscere qualcosa in più circa il suo ingaggio. Come dipendente di Google, sarà ingegnere del software per il comparto Robotics, e quindi non direttamente per le Google Car. Ma non è tutto così semplice. Come spiega ancora 9to5Google, il principale progetto di robotica di Big G è proprio la Google Car, visto che lavori paralleli, come quello dell’Intelligenza Artificiale di Atlas, ricadono sotto la nomenclatura della controllata Boston Dynamics, l’azienda che compare nei curricula dei dipendenti di Google affidati a tale progetto. Che il gigante hi-tech stia dunque pensando a crearsi un ecosistema proprietario in cui non farà solo da fornitore del cervello dei nuovi veicoli senza pilota ma anche del telaio e tutto il resto? Difficile dirlo, ma viste le ultime notizie, anche negarlo non è poi così semplice.
