Nuovi prodotti, nuove strategie e acquisizioni per PTC

Sotto l’albero, l’azienda ha alcune novità di rilievo, a partire dai risultati positivi dell’ultimo triennio e proseguendo con il lancio di Windchill 11 e Creo 4, passando per acquisizioni eccellenti

Il triennio 2013-2015 sta per finire e PTC, con le parole di Stefano Rinaldi, direttore generale di PTC Italia, racconta l’orgoglio e l’entusiasmo «nell’essere riusciti a mettere a segno il piano strategico» tracciato, con ricavi e margine operativo al di sopra delle aspettative. Uno dei motivi di questo successo, secondo Rinaldi, è l’aver capito alcuni trend oggi evidenti, quali la ricerca dell’efficienza, riuscendo a fare di più con meno risorse e considerando la sempre maggiore interazione tra mondo fisico e mondo digitale.

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«Oggi gli oggetti fisici sono sempre più spesso dotati di intelligenza a bordo, diventando veri e propri sistemi». Non solo: gli oggetti sono interconnessi e il mondo si sta trasformando in un “sistema di sistemi” che dialogano tra loro e in cui il singolo prodotto fisico diventa un “di cui” dell’interazione con gli altri oggetti. Uno scenario in cui cambiano completamente le regole del gioco e in cui domina il nuovo paradigma dell’IoT, l’Internet-of-Things, nuovo modo per mettere a fattor comune mondo fisico e mondo digitale. PTC è posizionata in modo particolarmente felice per rispondere al meglio alle nuove esigenze del mercato, aggiunge Rinaldi, poiché «è in grado di offrire soluzioni che operano in tutti i principali settori delle aziende, dalla progettazione all’Application lifecycle management, fino ai servizi». Tuttavia, per ottimizzare le operation sul mercato, PTC ha deciso di riorganizzarsi in due strutture indipendenti, una dedicata alla tecnologia, Technology platform group e una dedicata alle soluzioni, Solutions group: ognuna avrà un proprio CEO, una propria struttura commerciale e una propria rete di partner indipendente, ma riporteranno sempre al CEO di PTC. Gli investimenti si focalizzeranno su due direttrici: sviluppo core e acquisizioni, quali quelle effettuate nel corso degli ultimi due anni per crescere in ambito IoT, tra cui Vuforia (realtà aumentata) e Coldlight (predictive analytics). Verrà potenziata la presenza sul cloud delle soluzioni PTC, tanto che, come sottolineato da Rinaldi, PTC diventerà sempre di più «una subscription company», in cui il software verrà reso disponibile appunto in base a contratti in abbonamento su cloud. Tra le novità del 2016, poi ci sarà il lancio della release 4 di Creo, disponibile probabilmente verso metà anno.

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Nuovo Plm: Windchill 11

«Nel prossimo futuro, secondo studi di Cisco e McKinsey, tra gli altri, ci saranno oltre 50 miliardi di dispositivi connessi -, spiega Fabrizio Ferro, presales director di PTC Italia -, con Internet-of-things che avrà un controvalore economico intorno ai 6 trilioni di dollari». È per questo che gli oggetti intelligenti e gli strumenti per svilupparli diventano sempre più importanti. Queste sono le motivazioni che hanno spinto PTC a lanciare la nuova release del proprio sistema di Plm (Product lifecycle management), Windchill 11. Tra le altre caratteristiche, Windchill 11 offre una facilità di utilizzo che lo rende adatto anche a personale non tecnico, anche grazie ad app “role based”, che si rivolgono cioè a personale con determinate mansioni per agevolarlo al massimo. Sono state inoltre potenziate le funzioni di ricerca, per renderle più veloci e intelligenti. «Oggi PTC è nel periodo di trasformazione più importante della sua storia», conclude Rinaldi.