Perché Dropbox chiude Mailbox e Carousel

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A sorpresa la piattaforma cloud annuncia la chiusura dei due prodotti, frutto di acquisizioni milionarie

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Un annuncio che sa di resa: Dropbox chiuderà Mailbox e Carousel, due servizi che la piattaforma cloud aveva avviato grazie ad un paio di acquisizioni milionarie effettuate nel corso degli ultimi anni. Mailbox è stata acquistata per 100 milioni di dollari nel 2013 nell’ottica di offrire una via alternativa, e cloud-based, alla gestione di grandi mole di email. Mentre Carousel è nato nel 2014 grazie all’acquisizione di Snapjoy, portata a casa per “consentire ai nostri utenti di interagire direttamente con le foto all’interno di Dropbox”. Ora entrambi i servizi verranno chiusi, come comunicato dall’azienda un paio di giorni fa.

I motivi

Con un comunicato diffuso lunedì, Dropbox ha ufficializzato la decisione di togliere la spina a Mailbox e Carousel. Il primo cesserà di funzionare a partire dal 26 febbraio 2016 mentre il secondo chiuderà i battenti più in là, il 31 marzo prossimo. Il motivo? La necessità di “concentrare i team di lavoro su come semplificare il modo in cui le persone collaborano“. In poche parole, Dropbox non vuole disseminare applicazioni varie in giro per il web (fisso e mobile); la volontà è accentrare tutto in un unico ecosistema, per cui è probabile che presto le singole funzionalità di Mailbox e Carousel possano essere integrate all’interno di una sola piattaforma cloud. E fino a quel momento? “Siamo impegnati a rendere le transizioni da questi prodotti il ​​più indolore possibile” – scrivono quelli di Dropbox. Il consiglio è di passare ad app alternative, Mail o Gmail su iOS e soluzioni casalinghe su Android, con relativi servizi di salvataggio multimediale (foto e video) via cloud. Quello che succederà dopo è ancora da capire ma probabilmente in Dropbox hanno le idee più chiare delle nostre.

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