Uno studio statunitense lancia un preoccupante allarme per i fumatori di sigarette elettroniche: il 75% conterrebbe sostanze chimiche nocive ai polmoni

La maggior parte delle e-cig presenti in commercio presenterebbe nella sua composizione una sostanza legata allo sviluppo della brionchiolite ostruttiva, una patologia che colpisce i polmoni. In particolare la ricerca americana elenca una sere di aromi molto comuni nelle sigarette elettroniche diffuse anche nel nostro Paese: “Flavoring Chemicals in E-Cigarettes: Diacetyl, 2,3-Pentanedione, and Acetoin in a Sample of 51 Products, Including Fruit-, Candy-, and Cocktail-Flavored E-Cigarettes”.

Sono molte le sostanze pericolose

Lo studio ha analizzato 51 tipi diversi di sigarette e i relativi liquidi riempitivi, soprattutto quelli più acquistati e considerati più attraenti dagli acquirenti, specialmente dai più giovani. “Molte delle preoccupazioni riguardo alle sigarette elettroniche sono sulla nicotina – spiega David Christiani, uno degli autori -, ma c’è ancora molto che non sappiamo su questi dispositivi”.
Tuttavia l’ANAFE-Confindustria (l’associazione che riunisce i produttori nazionali di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione) assicura che questa sostanza si trova nei liquidi per sigarette elettroniche prodotte fuori dall’Italia e dall’Unione Europea.
Le sigarette elettroniche, spiega David Christiani, “contengono anche altre sostanze chimiche che provocano il cancro, come la formaldeide e, come dimostra il nostro studio, aromatizzanti chimici che possono causare danno ai polmoni”. Eppure lo scorso anno uno studio ha rivelato che il metodo migliore per dire addio al fumo, che è causa di oltre 40 patologie e i cui rischi spesso sono sottovalutati, è l’uso delle sigarette elettroniche.

Leggi anche:  Uova e colesterolo: una correlazione inesistente secondo uno studio recente

In Italia rispettiamo le norme

“I liquidi prodotti nel continente sono sottoposti a controlli ed analisi stringenti, ed in particolare quelli italiani non solo rispettano tutte le norme, ma presentano valori sul contenuto enormemente inferiori alle soglie massime previste dalle regole UE in vigore”, ribatte ANAFE-Confindustria, sottolineando il rispetto della normativa e degli standard riconosciuti e condivisi a livello italiano ed europeo. L’associazione si dichiara anche favorevole a controlli più severi sui liquidi per sigarette elettroniche e sulla loro composizione prima che entrino in commercio.