Uno italiano su due ritiene che l’entusiasmo per la festività del Natale non valga lo stress dei giorni frenetici che la precedono

Correre da una parte all’altra della città per ultimare i regali natalizi, preparare tutto l’occorrente per la cena della vigilia e il pranzo del 25: tutta l’agitazione che accompagna il preambolo delle festività vale la gioia del Natale?
Secondo il 50% degli italiani intervistati da un’indagine Eurodap su un campione statistico pari a 1100 persone, la risposta è negativa. Del resto, una recentissima ricerca ha dimostrato che l’amore o l’odio nei confronti del Natale è legato a un’area specifica del cervello, che si accende o si spegne a seconda che si ami o meno questa festività.

Imparare a ridimensionare

Lo stress connesso con i preparativi delle feste coinvolge ben il 70%, ecco perché uno su due salterebbe il Natale.
Per superare questo crollo emotivo gli psicologi invitano a non farsi sopraffare dalla negatività e a cercare di rendere l’atmosfera domestica serena, soprattutto se ci sono bambini in casa, che risentono immediatamente dei malumori dei genitori in un periodo che dovrebbe essere all’insegna della spensieratezza soprattutto per i più piccoli. Sarebbe importante anche ridimensionare lo stress provato in queste circostanze, ricordandosi la causa effettiva, che certo non è una questione di vita o di morte ma anzi dovrebbe essere un’occasione da vivere in armonia e serenità.

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