La sclerosi multipla potrebbe essere trattata grazie ad una cura, basata sul trapianto di cellule staminali ematopoietiche, solitamente usata contro il cancro

A rivelarlo sono i ricercatori del Royal Hallamshire Hospital di Sheffield, che però invitano a considerare cautamente i risultati dello studio, in quanto i trapianti di staminali non sono attuabili su tutte le persone. Tuttavia gli studiosi parlando miglioramenti significativi, riferendo che alcuni pazienti considerati gravi,ormai paralizzati, sono riusciti a camminare.
La sperimentazione dell’efficacia della cura anti-tumore si è protratta per tre anni su venti malati.

Risultati miracolosi

Basil Sharrack, del Royal Hallamshire Hospital di Sheffield, si esprime così riguardo al test: “avere un trattamento che può potenzialmente invertire la disabilità è davvero un risultato importante”. La Bbc ha intervistato alcuni tra i pazienti che hanno subito il trapianto di cellule staminali, raccogliendo testimonianze commoventi: “A un certo punto non riuscivo nemmeno a tenere un cucchiaio in mano per mangiare” racconta una persona che ha ricevuto la cura sperimentale.
Le staminali devono essere raccolte dalla persona affetta da sclerosi multipla in uno stadio iniziale della malattia, quando questa ancora non abbia compromesso in modo irreparabile la salute del paziente.

“Il sistema immunitario viene riportato a prima della sclerosi multipla” spiega John Snowden, consulente ematologo al Royal Hallamshire Hospital di Sheffield.
Recentemente l’Agenzia italiana del farmaco ha approvato un nuovo medicinale a base di dimetilfuramato in grado di rallentare le conseguenze della sclerosi multipla.

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La resistenza del mondo farmaceutico

Definita anche sclerosi a placche, la sclerosi multipla è una malattia autoimmune cronica, causata da una proteina scoperta di recente, che colpisce il sistema nervoso centrale determinando numerosi sintomi. A risultare compromessa è la comunicazione tra cervello e midollo spinale, a causa del danneggiamento delle cellule nervose.Finora per contrastare la patologia si è fatto ricorso alla cannabis terapeutica, mentre un’equipe di ricercatori del San Raffaele è riuscito con alcune staminali prelevate dalla pelle ad agire localmente sull’infiammazione del cervello. La nuova terapia sperimentata dal Royal Hallamshire Hospital ha un costo stimato che sarebbe simile a quello di altri trattamenti al momneto usati per combattere la sclerosi più i costi, ovvero circa 40 mila euro all’anno.
In risposta a coloro che chiedono come mai questa terapia contro il cancro sia stata testata solo adesso per contrastare la sclerosi multipla, risponde Richard Burt della Northwestern University di Chicago, il primo ad aver provato il trapianto di staminali nella sclerosi multipla nel 1995 e oggi coordinatore della sperimentazione internazionale che coinvolge anche Stati Uniti, Svezia e Brasile: “c’è stata molta resistenza da parte del mondo farmaceutico e accademico”.