L’allenamento aerobico fa bene al cervello e migliora le capacità mentali

Una mutazione genetica presente in alcune persone può provocare una sorta di orticaria temporanea a causa delle vibrazioni generate dalla corsa

A scoprirlo è uno studio del National Human Genome Research Institute, pubblicato su “New England Journal of Medicine”. In alcuni soggetti che presentano una specifica mutazione di un gene, correre può innescare una vero e proprio rush cutaneo, causato dalle vibrazioni generate dall’attrito dei passi sul terreno.

I sintomi dell’allergia

Un fastidioso prurito che si presenta come un formicolio diffuso, che può scatenarsi anche per altri micro-movimenti come battere le mani o il tremolio di un autobus in corsa. Per chi pratica abitualmente jogging questa condizione renderebbe la corsa un’attività proibitiva, senza contare che le persone colpite possono sperimentare anche vampate, mal di testa, affaticamento, visione sfocata o un sapore metallico in bocca. Tutti sintomi che, in quanto unicamente legati al movimento, di solito scompaiono nel giro di un’ora, ma in alcuni casi durano anche una giornata intera.

Cosa scatena il prurito

Ma cosa accade all’organismo di questi soggetti quando viene sottoposto alle vibrazioni della corsa? La mutazione genetica determina in queste persone il rilascio di sostanze chimiche infiammatorie dai mastociti del sistema immunitario, che a sua volta genera l’allergia cutanea.

Gli scienziati hanno preso in esame il patrimonio genetico di tre famiglie e sequenziato il Dna di 36 componenti, affetti e non, dall’orticaria. Si è arrivati così a scoprire che una singola mutazione del gene Adgre2 è condivisa dai familiari colpiti dall’allergia. Ora ulteriori approfondimenti saranno volti a comprendere meglio le caratteristiche di questa strana patologia che limita la pratica della corsa, una pratica sportiva che non solo fa bene al fisico ma anche al cervello.  Recenti ricerche inoltre hanno dimostrato che un’ora di corsa per 5 giorni a settimana aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie degenerative della vista e pare che passeggiare aiuti anche la prevenzione contro il cancro al seno.

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