Cryptolocker: il ransomware torna a far paura

I dati personali degli utenti di dispositivi mobili a rischio adware e stalkerware

Cryptolocker, il ransomware che ha imperversato durante tutto il 2015, è tornato a farsi vivo negli ultimi giorni

Da circa 2 anni i PC di tutto il mondo sono terrorizzati da Cryptolocker, un nuovo tipo di ransomware che ha colpito anche diverse istituzioni italiane e ha seminato terrore per tutto l’anno passato. Negli ultimi giorni la Polizia Postale ha registrato un aumento di attacchi di questo tipo da parte di associazioni a delinquere italiane e straniere che hanno spinto le forze dell’ordine a prendere provvedimenti “attraverso ogni strumento utile a garantire la sicurezza di chi naviga in Rete”.

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L’infenzione da Cryptolocker arriva attraverso una gestione poco attenta delle e-mail. Il malware viene spesso inserito all’interno di un link o di un allegato (solitamente in pdf o zip) contenuti in un messaggio di posta inviato da persone che si fingono servizi e aziende molto conosciuti al pubblico. Una volta cliccato sul link o aperto l’allegato, il ransomware cripta tutti i file contenuti nella memoria del PC e spesso anche di quelli connessi alla Rete. In seguito gli autori dell’attacco chiedono un riscatto per ottenere un programma in grado di rendere nuovamente disponibili i dati dell’utente.

Per evitare il contagio da Cryptolocker, la Polizia Postale consiglia di fare attenzione alle e-mail sospette e di “tenere sempre aggiornato il software del proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un backup, ovvero una copia dei propri file”.

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