Deloitte: successo per l’Italia nella classifica Fast 500

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Il ranking, che premia le aziende cresciute più in fretta nell’anno precedente, vede per la prima volta l’ingresso di sette italiane, sei nella top 100

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Giunge alla quindicesima edizione “Technology Fast 500 EMEA“, la classifica con cui Deloitte disegna un quadro delle aziende che, nell’arco di un anno, hanno riscosso il più alto tasso di crescita di ricavi, in più di venti paesi dell’area EMEA. Quest’anno il ranking assume un significato particolare per l’Italia visto che nelle prime 100 posizioni si piazzano ben sei aziende e una settima alla numero 160. Un dato esaltante se si pensa che negli appuntamenti precedenti la media di 2/3 società nazionali entrate in classifica parlava di posizioni ben oltre la seconda metà della graduatoria. “Non possiamo che rimarcare il trend evolutivo che ha portato nomi italiani a posizionarsi così in alto nella valutazione della Fast 500 riferita agli introiti del 2015 – ci dice Alberto Donato, Partner Deloitte e responsabile italiano Technology Media & Telecommunications (TMT) – dal 2011, anno del primo ingresso di un nome nostrano nell’elenco, le startup hanno saputo cogliere le innovazioni più avanzate in ambito hi-tech che, unite alla tipica creatività e operosità tricolore, hanno permesso alle idee migliori di essere apprezzate anche a livello internazionale”.

Dominio britannico

Tra le prime 10 posizioni della classifica ci siano quattro compagnie del Regno Unito, due norvegesi e altre due provenienti da Israele anche se i primi gradini spettano a Olanda e Svezia. “Cogliamo il successo odierno come un importante segnale per il futuro dell’imprenditoria italiana – continua Donato – che sempre più mette in mostra la necessità di affidarsi al mercato del digitale”. Non a caso tra i fattori di successo delineati da Deloitte ci sono proprio quegli elementi che oggi trainano l’hi-tech di consumo e quello enterprise: da una sempre maggiore presenza del cloud alla declinazione in tanti ambiti dell’IoT, per non parlare della realtà aumentata e virtuale. Saper tradurre queste indicazioni in progetti al servizio di una tipologia di utenza può rappresentare davvero un valore aggiunto, da gratificare con un riconoscimento di prestigio come è quello di Fast 500.

 

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I vincitori

Guardando l’elenco delle aziende presenti isoliamo dunque le italiane. Al primo posto tra le connazionali c’è EIS, system integrator in grado di piazzarsi alla posizione 21 della classifica globale. Poi N.I.D.O., 30esima, attiva nel campo della sicurezza digitale, sviluppo software e tecnologia di stampa 3D. Al numero 39 c’è Caffeina, digital agency che vanta, tra i clienti, GenialLoyd, il FAI, Dolce&Gabbana e Bauli. Afinna One, posizione 44, operatore wholesale che conta oltre 235 interconnessioni attive con i più importanti operatori al mondo; FiloBlu al numero 63, realizza soluzioni di omnichannel retailing e canali di e-commerce con più di 100 progetti globali; DotAndMedia, alla 72, crea software avanzati per il tracciamento, l’erogazione e l’analisi di servizi online ed infine MotorK, rank 160, primo marketplace europeo per auto nuove con una finalizzazione di acquisti di 120.000 modelli in 4 anni.

Nel passato, il futuro

“Fast 500 è il modo migliore per analizzare il passato e capire dove può andare il futuro – spiega Lorenzo Cerulli, Partner Deloitte e Technology Media Telco – nel corso degli ultimi 20 anni le compagnie operanti nei settori tech, media e telco, hanno subito una forte accelerata verso l’innovazione, incentivando l’adozione di strumenti, come il cloud, oggi determinanti in tanti contesti produttivi. Con i forecast di Deloitte intendiamo disegnare un quadro essenziale di ciò che sarà la tecnologia del futuro. Entro il 2025 ad esempio, il self driving sarà un concetto oramai stabile all’interno della vita quotidiana delle persone, così come la visione di contenuti in qualità 8K, che debutteranno già con i giochi della 32esima Olimpiade a Tokyo nel 2020″.