Dislessia, nasce un portale di e-learning e un’app per curarla

Scuola, quasi 3 alunni si 100 hanno un disturbo dell’apprendimento

Al via un importante progetto digitale volto a correggere le difficoltà dei bambini affetti da dislessia, grazie a un portale di e-learning e un’app per smartphone

Nonostante la comunicazione verbale ci sembri un processo del tutto scontato, soprattutto durante l’infanzia lo schema di elaborazione mentale dei concetti, che poi si esprime attraverso il linguaggio, può subire una fase di arresto. E’ il caso della dislessia, una patologia funzionale di possibili origini genetiche, che determina la confusione tra le sillabe e il loro ribaltamento sintattico. Finora sono stati sviluppati diversi rimedi per supportare i dislessici, tra cui SuperMappe, il primo programma realizzato in Italia per costruire e usare mappe concettuali, cognitive e mentali. Da uno studio dell’Università di Padova risulta che anche i videogiochi d’azione possono migliorare la lettura di bambini affetti da dislessia, mentre recentemente sono state individuate le aree del cervello interessate dalla dislessia acquisita

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Un’app per genitori e bambini

Oggi per far fronte a questo disturbo anche la Fondazione Telecom Italia, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione Italiana Dislessia (AID), ha dato il via ad un progetto digitale finalizzato a favorire diagnosi e terapia.

Diviso in due aree, docenti e genitori, il progetto si compone di un portale di e-learning nato per correggere le difficoltà di linguaggio e di una specifica app per smartphone, pensata per distinguere i casi di dislessia da normali problematiche linguistiche infantili.

L’importanza della prevenzione

In questo modo i genitori possono, attraverso un divertente test, valutare le capacità linguistiche del proprio bambino, con anche la possibilità di ottenere un’ulteriore valutazione online da parte degli esperti del Bambin Gesù, per decidere poi il percorso più adatto per risolvere un’eventuale disturbo.

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Il nuovo progetto mira alla prevenzione, dato che si calcola che siano quasi due milioni i casi di dislessia in Italia, un numero che potrebbe essere notevolmente inferiore se si individuasse il problema in fase precoce.