Jolla cambia strategia e punta ai mercati emergenti

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Jolla ha deciso di dare in licenza il suo sistema operativo Sailfish OS ad aziende dei mercati emergenti come India e Africa

Nel 2011 la startup finlandese Jolla, nata da un gruppo di ex dipendenti Nokia, ha voluto sfidare colossi come Google e Apple con Sailfish OS, un sistema operativo indipendente che punta molto su aspetti come la sicurezza e la personalizzazione. Come è successo per Firefox OS, la sfida si è rivelata troppo ardua per l’azienda con sede a Helsinki, che dopo il totale fallimento di un progetto legato a un tablet ha deciso di rivedere completamente la sua strategia. Jolla cercherà di trovare il suo spazio nel mercato dei sistemi operativi mobili andandoselo a cercare nei mercati emergenti.

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Sailfish OS verrà concesso in licenza a distributori di smartphone, device per lo IoT, istituzioni e governi che risiedono in aree poco toccate dalle grandi aziende della Silicon Valley ma con un ampio margine di crescita. In India il servizio di streaming musicale Gaana e la piattaforma di e-commerce Snapdeal integreranno i loro servizi all’interno di Selfish OS. Inoltre, anche Intex Acqua Fish, uno smartphone di fascia medio-bassa prodotto da un’azienda locale che sta pensando di estendere la distribuzione anche al di fuori dell’India, utilizzerà l’OS di Jolla. La seconda nazione può popolosa al mondo è uno dei mercati più interessanti per le società dell’hitech dopo la Cina. Per la startup finlandese si tratta di entrate in un mercato potenziale di oltre 1 miliardo di persone e un gran numero di dispositivi di fascia bassa come Freedom 251, lo smartphone Android più economico al mondo. Oltre all’India, Jolla porterà il suo sistema operativo anche in Africa con una partnership con mi-Fone, uno dei più importanti produttori del continente, e Sailfish OS sarà utilizzato da Fairphone 2, lo smartphone eco-sostenibile ideato in Olanda.

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